Settore retail USA: dalle trimestrali prospettive meno negative sul 2022 - Borsa&Finanza

Settore retail USA: dalle trimestrali prospettive meno negative sul 2022

Settore retail USA: i risultati trimestrali offrono prospettive meno negative sul 2022

Le grandi catene di negozi al dettaglio USA hanno segnalato, con i risultati relativi al secondo trimestre dell’anno, le difficoltà dei consumatori alle prese con l’aumento dei prezzi al consumo. I risultati del settore retail offrono tuttavia prospettive meno negative sull’intero anno. Cosa fare adesso? Vediamo la view tratteggiata nell’Idea d’investimento di Vontobel Certificati di questa settimana (Clicca QUI per iscriverti).

 

Di recente le grandi catene di negozi al dettaglio in USA hanno pubblicato i risultati del 2° trimestre. Walmart ha registrato utili per azione a 1,77 dollari e ricavi a 152,86 miliardi di dollari, sorprendendo le stime degli analisti censiti da Refinitiv che si attendevano rispettivamente 1,62 dollari e 150,81 miliardi di dollari. La società ha evidenziato come l’inflazione stia portando i consumatori statunitensi con un budget limitato ad acquistare beni in minori quantità e con peggiore qualità. Il gruppo ha inoltre migliorato l’outlook reso noto in precedenza, stimando utili per azione in calo per l’intero anno tra il 9% e l’11%.

Se Walmart è riuscita a stupire gli analisti, Target ha decisamente deluso le previsioni sugli utili. Nello specifico, il fatturato si è posizionato in linea con le previsioni a 26,04 miliardi di dollari, mentre gli utili per azione si sono attestati a 0,39 dollari contro stime a 0,72 dollari. Il chief financial officer del gruppo, Michael Fiddelke, si è mostrato comunque ottimista, evidenziando come la pressione sui profitti sia stata provocata dalle mosse aziendali volte a cercare di smaltire l’eccesso di scorte. Tuttavia il l’inventario si mantiene elevato, con 15,32 miliardi di dollari dai 15,08 miliardi di fine 1° trimestre (crescita legata all’impatto dell’inflazione e al ricevimento anticipato di alcune merci per prepararsi al periodo delle vacanze estive). In questo contesto tuttavia, le vendite comparabili e il traffico hanno registrato un incremento.

Nonostante i dati sotto il consensus, il gruppo ha mantenuto la guidance per l’intero anno. Questa indicazione potrebbe segnalare come il colosso del commercio al dettaglio si aspetti un miglioramento del quadro economico. A luglio l’inflazione statunitense ha dato un segnale di rallentamento attestandosi all’8,5%, in calo rispetto al 9,1% di giugno. Secondo le previsioni di Bloomberg, il PIL reale degli USA dovrebbe attestarsi all’1,7% nel 2022, all’1,2% nel 2023 e all’1,8% nel 2024. L’indice dei prezzi al consumo è invece previsto in calo al 3,7% nel 2023 e al 2,4% nel 2024. Inoltre, le probabilità di una recessione sono al 50% per gli esperti.

Concentrandosi su Walmart, principale catena di negozi al dettaglio in USA, si nota come le precedenti recessioni non abbiano compromesso in maniera rilevante né gli utili né i ricavi. Oltre a ciò, Bloomberg stima che nel 2024 gli earning per share (EPS) torneranno a segnare massimi storici. Dei 42 analisti che seguono il titolo, 32 hanno un giudizio “buy” e 10 “hold”, con un prezzo obiettivo a 12 mesi a 151,73 dollari (oltre il 9% in più rispetto alle quotazioni attuali).

 

Future S&P500: cosa dice l’analisi del grafico

Le quotazioni del future sull’S&P 500 sono state respinte dalla resistenza di area 4.300 punti, dove transitano sia il livello orizzontale espresso dai top del 26 aprile 2022, sia la linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 4 gennaio e 29 marzo 2022. La rottura di questo livello di concentrazione di offerta fornirebbe un’indicazione positiva per i compratori, i quali potrebbero riprendere la loro avanzata portandosi sui successivi ostacoli in zona 4.500 punti. Un segnale positivo per i venditori
arriverebbe invece con una discesa dei corsi sotto il supporto a 4.100 punti. Se ciò dovesse accadere, il principale indice di Borsa statunitense potrebbe dirigersi verso i 3.980 punti, 50% del ritracciamento di Fibonacci disegnato su tutta la gamba di rialzo iniziata nella seconda metà di giugno.

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