Rimbalzo riuscito alle borse europee nell’ultima seduta di una settimana difficile per i timori del coronavirus. Pmi sul manifatturiero in ripresa
Le borse europee chiudono una settimana incerta con un discreto rimbalzo, sollevate dalla riluttanza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità a dichiarare emergenza sanitaria globale il contagio del coronavirus che ha ucciso finora 25 persone, infettato più di 800 e costretto oltre 40 milioni di cinesi in quarantena. Dalla Germania e dall’Eurozona barlumi di speranza per quanto riguarda l’attività commerciale attraverso i nuovi dati dei Pmi nonostante una crescita che rimane debole, così come più in generale la propensione al rischio confermata dalla tendenza ribassista del petrolio e dal rialzo dell’oro, che seppur lentamente si avvicina nuovamente ai 1.600 dollari l’oncia.
EQUITY
Dax 13.576 (+1,41%)
Nuovo impulso rialzista per Francoforte che si riporta a ridosso dei massimi storici aggiornati nella seduta di mercoledì a 13.684 punti. Come accennato, segnali di ripresa del settore manifatturiero arrivano dall’indice dei direttori degli acquisti di gennaio, anche se i valori rimangono ben al di sotto della soglia dei 50 punti.

Grafico Dax by TradingView
Ftse Mib 23.969 (+1,11%)
Unico listino riuscito a chiudere senza segno rosso nella seduta della vigilia, Piazza Affari imita il Dax con un impulso rialzista pur chiudendo sotto i 24.000 punti com’era riuscita a fare nella seduta di lunedì. Hera, Atlantia e Poste i titoli migliori, i cui guadagni superano i 3 punti percentuali. Sul fronte macro, il saldo della bilancia commerciale italiana non-UE a dicembre è pari a 5,77 miliardi di euro, superiore ai 4,16 miliardi di novembre.
Cac 40 6.024 (+0,88%)
Lontano dai suoi massimi a 6.100 punti della fine della scorsa settimana, Parigi guadagna meno dell’1%, abbastanza per per riportarsi ai livelli della seduta di mercoledì. Il Pmi manifatturiero di gennaio cresce oltre le attese, rimane saldamente sopra i 50 ma in calo rispetto alle stime e a dicembre il Pmi Markit Composito così come il settore terziario.
Ibex 9.562 (+0,46%)
Con il freno a mano la piazza di Madrid rispetto alle altre borse europee, la seduta odierna si è chiusa in shooting star causa calo dello 0,8% nella seconda parte delle contrattazioni, complice l’incertezza di Wall Street, negativa dopo la conferma del secondo caso di coronavirus negli Stati Uniti. Nuova contrazione per l’indice dei prezzi alla produzione su base annuale: -1,9% dopo il 2,3% rilevato in precedenza