Turchia: Banca Centrale taglia i tassi, nuovo minimo storico per la Lira - Borsa&Finanza

Turchia: Banca Centrale taglia i tassi, nuovo minimo storico per la Lira

Lira turca: quotazioni ai minimi storici dopo taglio tassi

Altra giornata di passione qualla di ieri per la Lira turca, con le quotazioni precipitate al minimo storico nei confronti del Dollaro USA dopo la decisione da parte della Banca Centrale di tagliare i tassi d’interesse più del previsto. Gli analisti erano tutti concordi nel prevedere una mossa che ai più sembrava scellerata, ma non si aspettavano che l’istituto monetario si spingesse oltre. Il tasso pronti contro termine a 7 giorni è stato ridotto al 16%, mentre il consensus aveva stimato una sforbiciata fino al 17,50%. Il cross USD/TRY è balzato del 2,77% a 9,4650 a seguito dell’intervento.

 

Lira turca: perché la Banca Centrale ha tagliato i tassi

Dietro la scelta del Monetary Policy Committee vi è la convinzione che l’inflazione sia determinata da fattori che riguardano l’offerta e non la domanda, come affermato nel comunicato rilasciato a seguito della decisione sui tassi. Inoltre il Comitato precisa che il rialzo dei prezzi avrà carattere temporaneo e quindi lascia spazio a ulteriori adeguamenti al ribasso per il futuro. 

Questo la dice lunga su quello che ormai è l’atteggiamento da parte di Ankara qualunque sia il conto che poi presenterà il mercato. La politica monetaria riflette la volontà di mantenere basso il costo del denaro da parte del Premier turco Tayyp Erdogan. Questo è stato il motivo per cui a marzo il Presidente aveva licenziato il precedente Governatore della Banca Centrale, Naci Agbal, che professava idea più da falco, come dimostrano i vari aumenti consecutivi dei tassi. 

Tutto ciò è stato mal visto da parte di Erdogan, che ha sempre sostenuto che l’inflazione venisse generata dalla stretta monetaria in quanto alza il costo del finanziamento, scaricato poi sui beni di consumo. Le idee del Presidente turco sono in antitesi totale con quelle di tutti i banchieri centrali del mondo e ciò spesso ha generato grandi polemiche. 

Con l’avvento di Sahap Kavcioglu alla guida della Central Bank of Turkey i tassi sono rimasti inalterati per circa 6 mesi, ma poi a partire da settembre vi è stata l’inversione di rotta, con un taglio di 100 punti base, a cui è seguito quest’ultimo del doppio. 

Il prossimo appuntamento adesso è il 28 ottobre, quando il banchiere centrale traccerà un’analisi prospettica sull’inflazione per il resto dell’anno e per i 2 successivi, rispondendo alle domande della stampa. Al riguardo la Banca prevede l’indice dei prezzi al consumo per il 2021 al 14,1%, più basso rispetto alle ultimi stime governative del 16,2%. I dati sull’inflazione di ottobre verranno pubblicati dall’Istituto di Statistica il 3 novembre.

 

Lira turca: il parere degli analisti dopo il taglio dei tassi

Gli analisti ovviamente contestano aspramente la decisione del Comitato di politica monetaria della Banca Centrale turca. Secondo Piotr Matys, analista senior di InTouch Capital a Londra, il messaggio che arriva al mercato oggi è che l’istituto continuerà con la sua politica accomodante qualunque siano gli effetti sulla moneta. Questa, a suo giudizio è frutto dell’inconsapevolezza che, con un’inflazione al 20%, tagliare i tassi sia un errore politico e il mercato lo sta dimostrando in tutte le sue forme. 

Viktor Szabo, gestore di fondi a reddito fisso presso Aberdeen Asset Management a Londra, ritiene che molto dipenderà dalla performance della Lira, per vedere un altro allentamento. In questo gli operatori domestici avranno un ruolo importante, perché gli stranieri ormai hanno messo i capitali in fuga da Istanbul.

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