A Wall Street sarà il titolo Twitter l’osservato speciale di inizio settimana, dopo che da un deposito della Securities and Exchange Commission emerge che Elon Musk, amministratore delegato di Tesla, ha acquisito una partecipazione passiva del 9,2% nel social media che ai valori di venerdì scorso vale quasi 2,9 miliardi di dollari.
Le mire di Musk su Twitter
Che Musk avesse intenzione di cambiare Twitter, dove sulla piattaforma conta 80 milioni di follower, lo aveva ribadito il 25 marzo domandandosi se la libertà di parola, che è fondamentale per la democrazia, valesse anche per Twitter. Proprio in quell’occasione aveva lanciato un sondaggio, per discutere proprio delle policy della piattaforma in materia di libertà di parola, chiedendosi anche se era arrivato il momento di un nuovo social media.
Che l’Ad di Tesla aveva avuto problemi con Twitter anche in passato non è una novità. Il caso più eclatante è quello del 2018 legato a un tweet in cui Musk avanzava la possibilità di rendere Tesla privata (dicendo di avere finanziamenti per portare Tesla in privato a $ 420 per azione). Musk fu costretto a stringere un accordo con la Sec che aveva limitato i suoi post su Twitter legati a Tesla.
La notizia arrivata oggi molto probabilmente aprirà le porte alla speculazione degli investitori che si chiederanno quali saranno le prossime mosse: il 9,2% attuale è una semplice dimostrazione di forza oppure l’inizio di qualcosa di più grande. Per saperlo dovremo attendere i suoi prossimi tweet.
Azioni Twitter: analisi tecnica e strategie operative
Vediamo ora quali sono gli impatti di questa notizia sulle quotazioni. Dopo i top toccati ad inizio del 2021 nei pressi degli 80 dollari, il titolo Twitter ha intrapreso una fase correttiva che ha spinto nel febbraio di quest’anno le quotazioni sulla soglia dei 31 dollari. Il recupero innescatosi da questi livelli ha spinto i prezzi la scorsa settimana oltre i 40 dollari; la news arrivata in queste ultime ore dovrebbe spingere il titolo in apertura di seduta nelle vicinanze dei 48 dollari che rappresentano i massimi del dicembre 2021. Dal punto di vista operativa una conferma oltre questi livelli andrebbe a rafforzare il quadro grafico di fondo con prossimi target nei pressi dei 55 dollari e a seguire 60 dollari. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero con il discese sotto i 42-41,70 dollari con primi target posizionati sui 38,50-39 dollari.