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Azioni europee: per strategist in arrivo crollo per lo Stoxx 600

Azioni europee: gli strateghi vedono un crollo dello Stoxx 600 nel 2023

Le azioni europee sono in calo in quest’ultima giornata di Borsa della settimana. I listini delle principali Borse del Vecchio continente scontano le preoccupazioni per una possibile recessione dopo quanto accaduto negli ultimi giorni sul fronte delle tensioni legate al mondo bancario. Il salvataggio di emergenza di Credit Suisse, con l’acquisizione di UBS, ha fatto suonare il campanello di allarme per tutto comparto e oggi sono le azioni di Deutsche Bank a crollare dopo il balzo dei Credit Default Swap della vigilia.

A poco sono servite le rassicurazioni della Banca Centrale Europea sulla solidità degli istituti di credito della regione. Gli investitori vedono quello che sta succedendo oltreoceano e preferiscono rimanere cauti. Anche perché la BCE non ha fatto alcun passo indietro circa l’aumento dei tassi d’interesse, optando nell’ultima riunione per una stretta di mezzo punto percentuale. Questo potrebbe inasprire la situazione ancora di più.

 

Azioni europee: serpeggia il pessimismo

Gli strategist degli uffici studi intanto hanno iniziato a ridurre gli obiettivi per lo Stoxx 600. Beata Manthey di Citigroup si aspetta che il benchmark  si fermi a 445 punti a fine anno, più o meno il livello attuale. Solo un mese fa aveva previsto un traguardo di 475 punti. Le ragioni della prudenza riflettono “i rischi al ribasso per la crescita e un contesto di mercato volatile”. Secondo l’esperta, gli utili societari sono destinati a contrarsi dal 5% al 10% nel 2023, con gli earning per shares che rimarranno piatti anche il prossimo anno. “La volatilità nel settore bancario globale dovrebbe spostare l’attenzione degli investitori sui rischi di recessione e sul deterioramento dei fondamentali”.

Anche Milla Savova, strategist di Bank of America, ha una visione negativa: “La politica monetaria è stata inasprita al ritmo più brusco degli ultimi 40 anni, il che si traduce in un forte deterioramento delle condizioni di credito e monetarie“. A suo giudizio, tutto questo porterà a “condizioni di recessione nei prossimi mesi, poiché il pieno impatto della stretta monetaria si materializza con il consueto ritardo sull’economia reale”. Savova si aspetta che lo Stoxx 600 crolli del 18% a 365 punti entro il terzo trimestre, spinto in basso dalla revisione degli utili. Entro la fine dell’anno, però, la strategist di BofA vede una ripresa, con il benchmark che chiuderà il 2023 a 430 punti.

Approccio più ottimista per Maximilian Uleer e Carolin Raab di Deutsche Bank, che stimano lo Stoxx 600 in salita dell’11% a 495 punti entro fine anno. Gli operatori della banca tedesca, pur riconoscendo che nel breve termine i tassi d’interesse possono rappresentare un rischio, si aspettano un vantaggio delle azioni europee con la ripresa economica della Cina. Questo perché le società europee sono esposte a settori che dipendono dalle esportazioni, tipo i viaggi, i prodotti chimici, le società estrattive, il lusso e le automobili.

AUTORE

Johnny Zotti

Johnny Zotti

Laureato in economia, con specializzazione in finanza. Appassionato di mercati finanziari, svolge la professione di trader dal 2009 investendo su tutti gli strumenti finanziari. Scrive quotidianamente articoli di economia, politica e finanza.

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