A Piazza Affari è una giornata al’insegna degli acquisti per le azioni Unicredit. Il gruppo bancario di piazza Gae Aulenti nella giornata di ieri ha ricevuto il via libera condizionato da parte dell’Unione europea all’ops su Banco Bpm. Domani, invece, scadrà il periodo di sospensiva dell’operazione deciso da Consob, con l’istituto che dal prossimo lunedì riprenderà in Borsa la raccolta delle adesioni. Tuttavia il nodo del golden power e le dure condizioni imposte dal governo stanno aumentando le possibilità che l’operazione salti.
In questo contesto il numero uno di Unicredit, Andrea Orcel, nelle ultime ore ha dichiarato che la banca tenterà di superare le resistenze del governo, che secondo il manager non hanno a che fare con un “problema di sicurezza”, ma se non si dovesse arrivare a un accordo, l’istituto di Piazza Gae Aulenti farà un passo indietro su Banco Bpm. Unicredit ha accusato sia l’Europa di non essere pronta a fare l’unione bancaria che i vari governi che, spesso e volentieri, hanno un punto di vista diverso da chi fa operazioni di M&A. Infine, Andrea Orcel ha rassicurato i suoi azionisti, sottolineando che la banca continuerà a creare valore anche senza acquisizioni.
Azioni Unicredit: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si stanno muovendo le azioni Unicredit sulla Borsa italiana. Con volumi già pari alla media giornaliera mensile, è una seduta al momento all’insegna degli acquisti, con le quotazioni che si sono portate nei pressi dei 56,5 euro. Con un’impostazione di lungo periodo al rialzo, nel breve la tenuta dei primi supporti in area 54,5 euro, dove troviamo l’indicatore daily del Supertrend, dovrebbe favorire ulteriori apprezzamenti prima in direzione dei 58,4 euro, massimi annuali, e successivamente verso la soglia dei 60 euro, che rappresentano i top degli ultimi 15 anni.
Al contrario, la perdita dei 54,5 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni, farebbe proseguire la fase correttiva, con un primo obiettivo i 54 euro, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 12 maggio e a seguire i 50 euro. Nel caso in cui tali supporti dovessero essere persi, aumenterebbero le possibilità di una continuazione delle vendite, prima verso i 47,7 euro e a seguire i 45,5-45 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile di lungo periodo. Fondamentale sarebbe la tenuta di questi ultimi sostegni, per evitare che le quotazioni delle azioni Unicredit vadano a chiudere l’altro gap-up lasciato aperto lo scorso 10 aprile in area 43,575 euro.
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