Bonus scuole paritarie fino a 1.500 euro, cos’è e come funziona - Borsa&Finanza
Cerca
Close this search box.

Bonus scuole paritarie fino a 1.500 euro, cos’è e come funziona

Bonus scuole paritarie: emendamento alla Manovra 2025 Governo Meloni.

Un Bonus fino a 1.500 euro per gli studenti delle scuole private paritarie. È questa la proposta al centro del nuovo emendamento alla Manovra 2025 firmato dal deputato di Fratelli d’Italia Lorenzo Malagola. Un’idea che promette di scuotere il sistema educativo italiano, ma non senza polemiche.

Mentre le scuole pubbliche crollano – letteralmente e metaforicamente – per la mancanza di risorse, il governo punta a finanziare il settore privato. Una scelta che molti definiscono inaccettabile: perché sostenere chi può già permettersi una scuola privata e non investire in chi lotta per il diritto allo studio?

Il sistema pubblico italiano si trova in una situazione precaria: strutture fatiscenti, insegnanti precari e abbandono scolastico in crescita, soprattutto nelle aree del Paese più vulnerabili. In questo contesto, la proposta di destinare risorse agli studenti delle scuole paritarie anziché investire nella scuola pubblica ha sollevato interrogativi sull’equità e sulla sostenibilità di un sistema educativo in cui le disuguaglianze rischiano di aumentare.

Ma in cosa consiste il Bonus scuole paritarie fino a 1.500 euro, a quali famiglie si rivolge e quali requisiti occorre rispettare? Andiamo a scoprirlo nel corso dei prossimi paragrafi.

Cosa prevede il Bonus per le scuole paritarie

Il Bonus scuole paritarie da 1.500 euro è destinato alle famiglie che rientrano in una determinata soglia dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). Pensato per ridurre le spese di iscrizione degli alunni nelle scuole paritarie, se approvato, entrerà in vigore dal 2025, con un finanziamento complessivo di 65 milioni di euro l’anno.

Ma attenzione a non fare confusione, perché al momento il Bonus resta una proposta in discussione, soggetta a ulteriori passaggi burocratici e all’approvazione del decreto attuativo del Ministero dell’Istruzione che regolerà criteri di accesso e distribuzione.

Le scuole paritarie fanno parte del sistema educativo nazionale, ma a differenza delle scuole pubbliche non sono completamente finanziate dallo Stato. Spesso rappresentano una scelta onerosa per le famiglie italiane. E il voucher mira proprio a renderle più accessibili, permettendo a un numero crescente di famiglie di coprire, almeno in parte, i costi d’iscrizione, spesso e volentieri molto salati.

Requisiti

Il Bonus scuole paritarie da 1.500 euro sarà riservato alle famiglie con un reddito ISEE fino a 40.000 euro. Il governo ha specificato che tale soglia ISEE è pensata per evitare un utilizzo generalizzato del bonus, riservandolo a chi è effettivamente in difficoltà nel coprire le rette scolastiche delle paritarie.

Tuttavia, il vincolo dell’ISEE restringe la platea dei beneficiari e fa sorgere dei dubbi sul reale beneficio della misura nel bilancio delle famiglie appartenenti alle classi medie. Al momento, questo sembra essere l’unico requisito da rispettare per ottenerne il riconoscimento.

Per quanto concerne invece gli istituti scolastici ammessi, il Bonus si potrà utilizzare per saldare i costi delle seguenti paritarie:

  • scuole primarie;
  • scuole secondarie di primo grado;
  • primo biennio delle scuole secondarie di secondo grado.

Come funzionerà il Bonus

 L’importo del Bonus scuole paritarie fino a 1.500 euro sarà proporzionale al reddito: più basso è l’ISEE del nucleo familiare, maggiore sarà il valore del contributo erogato. La cifra massima stanziata dal governo è di 65 milioni di euro dal 2026, con una partenza ridotta nel 2025.

Per rendere operativo il bonus, verrà creato un fondo dedicato, allo scopo di garantire trasparenza e la gestione ottimale delle risorse pubbliche.

Ora la domanda è una sola: il voucher riuscirà davvero a ridurre le barriere economiche all’istruzione privata, o accentuerà le disparità già esistenti? Resta da vedere se questa proposta sarà solo una parentesi o il primo passo verso una rivoluzione più profonda dell’intero sistema scolastico. Non ci resta che attendere.

AUTORE

Picture of Achiropita Cicala

Achiropita Cicala

Giornalista e Seo Copywriter dal 2021. Laureata in Economia Applicata, ha consolidato le conoscenze in materia presso vari studi commerciali, per poi dedicarsi al giornalismo web. Ha lavorato in diverse testate editoriali online (Blastingnews.com, Trend-online.com, Money.it, Ftaonline.com, etc.), occupandosi della redazione di articoli e notizie a carattere economico (finanza personale, mercati, risparmio, pensioni, fisco e tasse, lavoro, previdenza sociale, diritto).

ARTICOLI CORRELATI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *