Giorni decisivi per la Brexit dopo la richiesta di Johnson di rimandare l’uscita a gennaio
L’umore di trading ancora attivo sul “risk on” permette alle borse europee di mantenersi sopra la parità nella prima parte di contrattazioni sui mercati dopo una sessione di negoziazione mista in Asia, a causa di volumi insolitamente bassi. Gli investitori stanno digerendo gli ultimi sviluppi positivi relativi ai colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina (la cui crescita economica potrebbe crescere al di sotto del 6%, secondo il Fondo Monetario Internazionale). L’ottimismo è inoltre rafforzato da un potenziale ulteriore stimolo da parte della Bce, con la sua decisione sui tassi e sulla politica monetaria che potrebbe essere annunciata giovedì. Altrove in Europa, la Brexit continua a scuotere la mente degli investitori dopo che il Primo Ministro britannico Boris Johnson è stato costretto a chiedere all’Ue di rimandare l’uscita fino a gennaio 2020, dopo aver perso un altro voto in Parlamento sabato. Tuttavia, Johnson ha ripetuto la sua intenzione di attenersi alla data del 31 ottobre, chiedendo alla camera dei comuni di appoggiare il suo accordo in un altro voto significativo oggi. Secondo Pierre Veyret, Analista tecnico di ActivTrades, raggiungere un accordo prima di novembre eliminerebbe molta incertezza sui mercati azionari in Europa e aumenterebbe la propensione al rischio prima della stagione natalizia. È evidente -aggiunge Veyret- che gli operatori hanno già valutato un risultato positivo sulla Brexit, poiché la sterlina sta mantenendo i guadagni della scorsa settimana”.
EQUITY
Dax 12.690 (+0,45%)
C’è attesa per il report mensile della Bundesbank. L’indice tedesco dei prezzi di produzione, su base annuale, resta negativo: -0,1% a settembre, ma è superiore rispetto al -0,3% atteso. Tuttavia, il dato è peggiorato rispetto al +0,3% di agosto. Su base mensile, il valore è uguale: -0,1%, in linea con le attese ma miglior rispetto al -0,5% del mese precedente. La seduta positiva di oggi produce un impulso rialzista che potrebbe generare un nuovo massimo dell’anno, raggiunto il 17 ottobre scorso a 12.814 punti.

Grafico Dax by TradingView
Ftse Mib 22.361 (+0,18%)
Andamento analogo al Dax di Francoforte. I guadagni di oggi, seppur bassi, generano un impulso rialzista ma i mercati, durante la terza ora di contrattazioni, stanno perdendo vigore. A 22.280 i primi supporti da verificare. I massimi dell’anno del 17 ottobre si attestano a 22.663 punti.
Cac 40 5.634 (-0,03%)
Nel pomeriggio attesa per le aste di Btf con scadenza a 3, 6 e 12 mesi. Primo listino a scendere sotto la parità nel corso della mattinata. Gli scambi rientrano nei valori della vigilia. I 5.737 del 17 ottobre sono i massimi degli ultimi 12 anni.
Ibex 9.359 (+0,32%)
Rimane l’unica tra le borse europee a non aver aggiornato i livelli record del 2019. Le manifestazioni e gli scontri in piazza non sono percepiti dai mercati come un grosso pericolo per la stabilità del paese: Madrid non sta registrando grosse perdite. L’impulso rialzista di oggi, se confermato, può contribuire al superamento dei massimi del 2 maggio, a 9.559 punti.
VALUTE
Nonostante sia in leggero ribasso, la sterlina sta mantenendo la maggior parte dei guadagni ottenuti la scorsa settimana e sta ora scambiando appena sopra gli 1,29 dollari. I mercati attendono le decisioni di oggi nel parlamento britannico. Una Brexit negoziata, secondo i termini concordati la scorsa settimana tra l’Ue e il Regno Unito, è ora considerata il risultato più favorevole. Secondo Riccardo Evangelista, Analista Senior di ActivTrades: “La certezza, o il suo venir meno, è il fattore principale che pesa sulla mentalità degli investitori ora che abbiamo raggiunto un punto di massima ‘stanchezza da Brexit’. Se Boris Johnson non riuscirà a passare il suo accordo in parlamento, l’uscita dall’Unione verrà nuovamente rinviata. In questo scenario è probabile che la sterlina perda supporto, potenzialmente cancellando i guadagni della scorsa settimana. Un nuovo ritardo indicherebbe la possibilità che si verifichino elezioni generali prima che qualsiasi accordo venga ratificato. Ciò aumenterebbe l’incertezza, poiché la possibilità di un’uscita senza accordo sarebbe ancora sul tavolo e potenzialmente nelle mani di un Parlamento più incline a sostenere tale risultato”. Euro Dollaro sostanzialmente stabile, ma occhio alle trimestrali americane, soprattutto quelle attese nei prossimi giorni, tutti giganti del settore Tech: Amazon, Microsoft, UBS e China Mobile.
Euro Dollaro 1,1163 (-0,05%). Euro Sterlina 0,8601 (+0,05%). Euro Franco Svizzero 1,1001 (+0,04%).

Grafico Sterlina Dollaro by TradingView
MATERIE PRIME
Nuovo impulso ribassista per il petrolio durante gli scambi delle borse europee, dopo aver superato i 54 dollari al barile nella seduta di venerdì, a conferma che per il momento la volatilità sul Wti rimane molto debole, così come la tendenza dato che il prezzo continua a rimanere intrappolato tra quota 53,7 e 55. Un primo segnale positivo arriverà soltanto con un solido recupero dei 55 dollari al barile. Al contrario, la volatilità sembra essere scomparsa sull’oro e il lingotto e’ ora scambiato in una fascia laterale. “Il grande rally visto nella prima parte dell’anno sembra per ora sospeso -spiega Carlo Alberto De Casa, Capo Analista ActivTrades- mentre i mercati azionari sembrano ancora propensi al rischio. Dopo aver convertito in oro parte del loro portafoglio negli ultimi mesi, gli investitori, stanno ora aspettando nuovi movimenti del mercato, potenzialmente dagli sviluppi della guerra commerciale e dalla politica monetaria messa in atto dalla Fed e dalla Bce. L’impatto della Brexit sul lingotto sembra essere ridotto”. Da un punto di vista tecnico, avremo un primo segnale positivo con una nuova ripresa sino ai $ 1.500, mentre il primo supporto è ora posizionato a $ 1.477, che è il minimo raggiunto la scorsa settimana. Il rame aggiorna i massimi da settembre, 2,64 dollari per libbra.

Grafico Oro by TradingView
TASSI D’INTERESSE
Nuovo massimo per il Bund tedesco da settembre: -0,338% (ma poi riscende a -0,35%). Il Btp decennale italiano invece si riavvicina all’1%, non ci arriva dal 12 settembre scorso: dopo tre ore di contrattazioni sulle borse europee viaggia a +0,97%. Spread stabile a 133 punti base.

Grafico Bund by TradingView