Tra i Buoni fruttiferi postali presenti sul mercato spicca il Buono Rinnova, un prodotto che garantisce un rendimento sicuro e si rivolge soprattutto ai risparmiatori costanti intenzionati a muoversi sul breve-medio termine. Questi BFP, infatti, premiano la fedeltà: sono dedicati in particolare a chi ha già un Buono scaduto o in scadenza e intende rinnovarlo, sfruttando l’occasione per ottenere una sorta di gratifica che riconosce il valore e l’impegno.
Buono Rinnova di Poste Italiane: ecco come funziona
Emesso da Cassa Depositi e Prestiti, collocato da Poste Italiane e garantito dallo Stato, il Buono Rinnova è destinato soltanto agli intestatari (o cointestatari fino a quattro, sempre persone fisiche) che rimborsano uno o più Buoni fruttiferi postali scaduti (non prescritti) o in scadenza, purché rimborsati a partire dal 1° agosto 2023 e fino al termine del periodo di collocamento dei BR. Sono esclusi dai BFP scaduti o in scadenza i Buoni 4 anni risparmiosemplice e dedicati ai minori.
Caratterizzati da un rendimento fisso crescente nel tempo e dalla capitalizzazione composta degli interessi su base annuale, i BFP Rinnova riconoscono gli interessi maturati al compimento del terzo e del sesto anno dalla data di sottoscrizione, ma per riscuotere bisogna comunque aspettare la scadenza dei primi tre anni di vita del prodotto. Per il resto, l’aliquota fiscale agevolata è del 12,50% sugli interessi. I Buoni sono esenti dall’imposta di bollo se il valore del portafoglio non supera i 5.000 euro, altrimenti scatta l’aliquota annua dello 0,20% sul capitale investito.
Disponibile in forma cartacea e dematerializzata, il BR si sottoscrive per importi da 50 euro e multipli (fino a un massimo di 1 milione di euro al giorno) sia online (da web o da app per i titolari di Libretto Smart e di un conto corrente BancoPosta) che di persona in tutti e 12.000 gli uffici postali presenti sul territorio nazionale, portando allo sportello la carta d’identità in corso di validità e il codice fiscale.
Il rendimento e la durata dei BFP Rinnova
La durata dei Buoni è di 6 anni dalla data di sottoscrizione. Il rendimento annuo lordo a scadenza dei Buoni Rinnova è del 2,50%, mentre al compimento del terzo anno è dell’1,75%. Al netto il tasso effettivo annuo è rispettivamente del 2,20% e dell’1,53%. Il tasso nominale annuo lordo è dell’1,75% dal primo al terzo anno e del 3,26% dal quarto al sesto. In caso di prescrizione che scatta a dieci anni dalla scadenza, il capitale investito e gli interessi maturati non sono più rimborsabili. Per fare un esempio, un investitore con BFP rimborsati a settembre 2023 che sottoscrive Buoni Rinnova per 10.000 euro a marzo 2024, si ritroverà con un valore di rimborso netto a scadenza (quindi nel 2030) di 11.397,31 euro.
Gli interessi sono calcolati su base annua in regime di capitalizzazione composta. Naturalmente gli interessi maturati nel corso dei primi tre anni non sono corrisposti se i Buoni Rinnova sono rimborsati prima che siano trascorsi tre anni dalla sottoscrizione, così come quelli maturati nei tre anni successivi se richiesti prima della scadenza dei sei anni. A proposito della sottoscrizione, deve avvenire esclusivamente nell’arco di un’unica giornata. Per i Buoni fruttiferi postali emessi prima del 1° gennaio 2009, la sottoscrizione dei Rinnova è consentita esclusivamente all’intestatario o cointestatario che è presente all’atto del rimborso. Tutte le informazioni sulle condizioni di sottoscrizione, i rischi dell’operazione e cosa fare in caso di sottrazione, distruzione o smarrimento dei Buoni sono presenti nel foglio informativo, disponibile sul sito di Poste per la serie TF206A231228.