Scende al 9,9% il tasso di disoccupazione destagionalizzato in Italia a maggio, in miglioramento rispetto al 10,1% di aprile. Il dato, che rappresenta il numero di persone che cerca un impiego e non lo trova sul totale della forza lavoro, ha sorpreso le stime degli analisti, che avevano previsto un 10,3%, ed è il più basso da febbraio 2012. Si tratta di numeri provvisori, ma che fanno ben sperare: 67mila i lavoratori in più rispetto al mese precedente. E anche il tasso di occupazione è cresciuto al 59% (+0,1 punti percentuali), il valore più alto da quando sono disponibili le serie storiche, ovvero dal 1977, con 51mila persone in meno in cerca di lavoro (il calo è dell’1,9%).
ITALIA TRA I PAESI UE CON IL TASSO DI OCCUPAZIONE PIU’ ALTO
Ancora più rilevante la crescita dell’occupazione nel trimestre marzo-maggio 2019: +0,5%, pari a +125mila rispetto ai tre mesi precedenti. Nello stesso periodo aumentano sia gli indipendenti (+0,5%, +27 mila), sia i dipendenti permanenti (+0,6%, +96 mila) sia, in misura lieve, quelli a termine; per tutte le classi di età si registrano segnali positivi ad eccezione dei 35-49enni. Secondo l‘Istat, il numero degli occupati oggi equivale a 23 milioni e 387 mila persone. Un dato che però non è in grado di modificare la posizione in classifica tra i paesi europei: l’Italia resta uno dei paesi Ue con il tasso di occupazione più bassi del continente, inferiore alla Bulgaria, alla Romania e alla Polonia.
Ancora più rilevante la crescita dell’occupazione nel trimestre marzo-maggio 2019: +0,5%, pari a +125mila rispetto ai tre mesi precedenti. Nello stesso periodo aumentano sia gli indipendenti (+0,5%, +27 mila), sia i dipendenti permanenti (+0,6%, +96 mila) sia, in misura lieve, quelli a termine; per tutte le classi di età si registrano segnali positivi ad eccezione dei 35-49enni. Secondo l‘Istat, il numero degli occupati oggi equivale a 23 milioni e 387 mila persone. Un dato che però non è in grado di modificare la posizione in classifica tra i paesi europei: l’Italia resta uno dei paesi Ue con il tasso di occupazione più bassi del continente, inferiore alla Bulgaria, alla Romania e alla Polonia.
#Disoccupazione sotto il 10% per la prima volta dopo anni, lavoratori italiani in crescita e ai massimi storici dal 1977. Avanti così, tagliare le tasse a imprenditori, lavoratori e famiglie è un DOVERE morale.https://t.co/Km1VU6K4pT
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) July 1, 2019
LE REAZIONI POLITICHE
“Avanti così, tagliare le tasse a imprenditori, lavoratori e famiglie è un dovere morale”, ha commentato il vice premier e ministro dell’Interno Matteo Salvini. Gli ha fatto eco Luigi DI Maio: “Le notizie che leggiamo questa mattina ci dicono che quella di oggi è davvero una bella giornata. Dopo esser stato attaccato per mesi dai partiti d’opposizione (e dai loro media di riferimento) che me ne hanno dette di tutti i colori, ridicolizzando il decreto dignità (dicevano che non sarebbe servito a nulla!), ancora una volta sono felice di smentire questi chiacchieroni con i fatti”. Meno positive le reazioni di Confindustria: “Le condizioni della nostra economia sono rimaste deboli nel secondo trimestre -fa sapere in una nota- e si profila un andamento negativo per la produzione industriale, attesa in calo di 0,7%, penalizzata da tassi sovrani alti solo nel nostro Paese”. Conclude Confindustria: “Solo l’export è moderatamente positivo, gli investimenti in flessione e i consumi non accelerano”.
SERIE STORICA
Come detto, il tasso di disoccupazione al 9,9% è il più basso da settembre 2012, e pareggia il dato rilevato ad agosto 2018. Il più alto invece risale a novembre 2014, pari a 13,1% che è anche il massimo storico. Tra il 1983 e il 2019 il tasso di disoccupazione medio è del 9,47%, raggiungendo il minimo storico del 5,8% nell’aprile 2007.
Come detto, il tasso di disoccupazione al 9,9% è il più basso da settembre 2012, e pareggia il dato rilevato ad agosto 2018. Il più alto invece risale a novembre 2014, pari a 13,1% che è anche il massimo storico. Tra il 1983 e il 2019 il tasso di disoccupazione medio è del 9,47%, raggiungendo il minimo storico del 5,8% nell’aprile 2007.
MOVIMENTI DI MERCATO
Il Ftse Mib, dopo un buon avvio (+1,1%) è arretrato di circa mezzo punto percentuale, arrivando ai minimi intraday a quota 21.273 punti attorno alle 11 del mattino, un’ora dopo l’uscita dei dati sulla disoccupazione. Nessuna modifica significativa per l’euro / dollaro, che continua a viaggiare in area 1,1350, seppur in lieve calo.
Il Ftse Mib, dopo un buon avvio (+1,1%) è arretrato di circa mezzo punto percentuale, arrivando ai minimi intraday a quota 21.273 punti attorno alle 11 del mattino, un’ora dopo l’uscita dei dati sulla disoccupazione. Nessuna modifica significativa per l’euro / dollaro, che continua a viaggiare in area 1,1350, seppur in lieve calo.
