I dati americani record sul lavoro, tasso di disoccupazione a 3,6%, mai così basso negli ultimi 49 anni, e una Wall Street in rally non scaldano le borse del vecchio continente, che chiudono moderatamente positive ad eccezione di Madrid, unica in rosso.
Sul fronte delle materie prime, il petrolio ritorna sopra quota 62 dollari al barile dopo il pesante tonfo di ieri .
In ripresa l’oro e il rame.
Torna a rafforzarsi l’Euro nei confronti del dollaro ma perde terreno sulla sterlina.
Lateralità permamente infine per i tassi di interesse.
Equity
Dax a 12.412 (+0,55%).
Nuovi massimi dell’anno per Francoforte, che raggiunge quota 12.421 punti, sostenuta anche dal discorso del presidente della Bundsbank Jens Weidmann, secondo cui la debolezza dell’economia tedesca è solo temporanea.
Il benchmark rimane all’interno di una tendenza positiva partita da inizio anno e ne sta consolidando il rialzo. Il prossimo target rialzista è posizionato a 12.600. Possibili ritracciamenti, invece, sotto 12.225.
Ftse Mib a 21.763 (+0,24%).
Mattinata timida di contrattazioni, poi la spinta, seppur lieve, di Wall Street sostenuta dal tasso di disoccupazione ai minimi record. Protagonista di giornata Fca, con un balzo di quasi 5 punti percentuali. A trainare le azioni del gruppo automobilistico, la conferma dei target per l’anno in corso nonostante i deboli riscontri dei primi tre mesi dell’anno.
L’indice italiano rimane nella lunga pausa di congestione, con i limiti dell’area laterale compresi fra 22.100 e 21.600.
Cac40 a 5.548 (+0,18%).
La piazza parigina tocca i minimi dal 18 aprile scorso in apertura, per poi virare su un moderato rialzo a 5.557 (+0,34%) grazie anche alla tenuta di Societe Generale, che in borsa registra una buona performance nonostante i dati negativi del primo trimestre.
Alla pausa di consolidamento del trend rialzista partita il 23 aprile scorso, sta seguendo un nuovo trend di lieve ribasso avviato il 26 aprile. Nuovi spunti al rialzo sono possibili sopra 5.600, ritracciamenti sotto 5.534 punti.
Ibex: 9.409 (-0,09%)
L’unica piazza negativa è quella di Madrid, la peggiore anche nella giornata di ieri. Il benchmark spagnolo ha segnato un nuovo minimo dall’11 aprile scorso a 9.388, rompendo i limiti del trading range partito due giorni prima compreso tra 9.600 e 9.400.
Valute
Euro Dollaro a 1,1196 (+0,23%), Euro Franco a 1,1390 (+0,01%), Euro Sterlina a 0,8515 (-0,61%).
Dopo aver toccato i minimi da giugno 2017, il cambio Euro/Dollaro è sostenuto da un timido impulso rialzista partito da quota 1,1109, oggi però ha toccato nuovi minimi dal 29 aprile scorso, lo stesso vale per il rapporto tra la moneta unica e il franco svizzero.
Commodity
Petrolio: 62,19 dollari al barile (+1,28%)
Rimbalzo per il petrolio dopo il tonfo di ieri, causato da diversi fattori quali la produzione record del greggio negli Stati Uniti, la ripresa dell’export russo verso i paesi dell’Europa dell’Est e i rumors secondo cui l’Opec, dinanzi alle novità geopolitiche provenienti dal Venezuela e dalla Libia, potrebbe decidere di incrementare i livelli produttivi.
Il crollo di ieri rispecchia la figura di inversione ribassista di breve periodo, scendendo sotto il target segnalato a 62,30. Il successivo ostacolo a un’ulteriore discesa delle quotazioni è rappresentato da quota 60,30 dollari al barile.
Oro: 1.280 dollari l’oncia (+1,22%)
Rimbalza anche il metallo giallo dopo due sedute in rosso, che hanno portato ai nuovi minimi dal 23 aprile scorso a quota 1.266.
Come il petrolio, il metallo giallo sta disegnando una figura di inversione ribassista di medio periodo: il successivo ostacolo alla discesa delle quotazioni è collocato a 1.265.
L’abbandono di questo livello potrebbe trascinare i corsi verso 1.240.
Rame: 2,80 (+1,28%).
Il metallo rosso si accoda tra le materie prime in recupero, prima seduta positiva dopo il sell off di due giorni fa dovuto al rafforzamento del biglietto verde.
Tassi di interesse
Rendimento in lieve calo per il Bund: 0,025%, territorio positivo invece per il tasso di interesse del Btp: 2,546 (+0,22%).