ETF: la BoJ rivede i criteri d'investimento e BlackRock esulta - Borsa&Finanza

ETF: la BoJ rivede i criteri d’investimento e BlackRock esulta

ETF: la BoJ rivede i criteri d'investimento e BlackRock esulta

La Bank of Japan rivedrà la sua politica d’investimento sugli ETF modificando il criterio di acquisizione dei fondi. Fino ad oggi l’istituto centrale giapponese ha effettuato gli acquisti in proporzione all’importo degli ETF in circolazione e alla quota di mercato, in modo da evitare di privilegiarne alcuni rispetto ad altri. A partire da dicembre, come comunicato dalla Banca centrale giapponese, verranno presi in considerazione altri fattori, primo tra tutti il costo di detenzione dell’ETF. L’istituto guidato da Haruhiko Kuroda ha iniziato a investire in questa tipologia di prodotto finanziario alla fine del 2010, nell’ambito della sua politica di espansione monetaria, con lo scopo di combattere la deflazione. Da quel momento la Bank of Japan è diventata il più grande acquirente di ETF, arrivando a possederne per un valore di 325 miliardi di dollari in base ai dati forniti da ETFGI, per un peso complessivo del 63% sul totale delle attività detenute. Il 2021 ha segnato un punto di svolta: è stato l’anno in cui l’organismo monetario ha investito di meno dal 2012.

 

ETF: ecco chi sarà avvantaggiato dai nuovi acquisti della BoJ

Il cambiamento delle regole da parte della BoJ avvantaggerà sicuramente gli ETF di BlackRock in Giappone. La più grande società d’investimento del mondo dispone dei tre fondi più economici quotati nel paese, con commissioni dello 0,045%. Uno di questi è l’iShares Core Topix ETF, che replica l’indice Topix della Borsa di Tokyo. Tale fondo replica asset per 769,92 miliardi di yen, pari a circa 5,3 miliardi di dollari e risulta più economico di 0,015 punti base rispetto ai fondi rivali che sono concentrati sul Topix. Tra questi ultimi, ad esempio, il Daiwa ETF-Topix di Daiwa Asset Management, con 7,033 trilioni di yen in attività e una commissione dello 0,06%, e l’ETF Next Funds Topix di Nomura Asset Management, con 16,33 trilioni di yen in attività e un Ter (Total Expense Ratio) dello 0,0615%. Infine, le commissioni per gli ETF focalizzati su Topix gestiti da Nikko Asset Management, Mitsubishi UFJ Kokusai Asset Management, Asset Management One e Sumitomo Mitsui DS Asset Management sono superiori allo 0,07%.

La mossa della Bank of Japan è stata criticata da alcuni operatori del mercato. Secondo Jesper Koll, direttore esecutivo di MonexGroup Japan, la decisione se acquistare o meno ETF in base ai costi di detenzione, “non è il modo in cui viene fatta la politica monetaria” in quanto “invia un segnale ai fornitori di ETF che devono essere consapevoli dei costi”. Anche Jackie Choy, direttore della ricerca ETF per l’Asia di Morningstar con sede a Hong Kong, ha contestato la variazione di programma della BoJ, ritenendo che ciò potrebbe avere un impatto negativo sul mercato e sulla portata dei nuovi acquisti da parte della Banca centrale.

AUTORE

Johnny Zotti

Johnny Zotti

Laureato in economia, con specializzazione in finanza. Appassionato di mercati finanziari, svolge la professione di trader dal 2009 investendo su tutti gli strumenti finanziari. Scrive quotidianamente articoli di economia, politica e finanza.

ARTICOLI CORRELATI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *