HSBC: in arrivo buyback azionario da 1 miliardo di dollari
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HSBC: in arrivo buyback azionario da 1 miliardo di dollari

HSBC: in arrivo buyback azionario da 1 miliardo di dollari

HSBC Holdings comunica un piano di buyback azionario fino a 1 miliardo di dollari, a seguito del rilascio dei risultati inerenti il quarto trimestre 2021. Il programma si unisce a un precedente riacquisto da 2 miliardi di dollari conclusosi a ottobre 2021 e viene motivato con la necessità di aumentare il reddito per gli azionisti grazie alle prospettive di incremento dei tassi di interesse. Quest’ultimo infatti è in grado ora di sostenere il ritorno sui prestiti concessi a famiglie e imprese.

La banca da diversi mesi ha indicato una prospettiva migliore affermando che i ricavi sarebbe stati a un punto di svolta, dal momento in cui la Banca Centrale ha fornito un impulso materiale con una politica più restrittiva sul costo del denaro. Il riflesso di tutto questo si è visto in Borsa, dove dall’inizio dell’anno le azioni HSBC sono aumentate di oltre il 20%. Oggi il titolo nella Piazza di Londra è in ribasso poco sotto il punto percentuale, in scia al sell-off diffuso che vi è nei mercati azionari per effetto dell’intensificarsi delle tensioni sul fronte del possibile conflitto tra Russia e Ucraina.

 

HSBC: tutti i numeri della trimestrale

La banca londinese ha pubblicato una trimestrale abbastanza in linea con le attese degli analisti. Nell’ultimo quarto dello scorso anno, gli utili ante imposte sono cresciuti del 79% a quasi 4 miliardi di dollari, mentre per l’intero anno vi è stata una crescita del 115% a 18,9 miliardi di dollari, che ha mancato di poco le stime del consensus a 19,1 miliardi di dollari. Le entrate nel trimestre sono cresciute del 2% rispetto all’anno precedente a 12 miliardi di dollari. Mentre considerato tutto l’anno, sono diminuite del 2% a 49,6 miliardi di dollari. Il reddito operativo netto ha recuperato il 21,3% a 50,48 miliardi di dollari, grazie alle commissioni e ai proventi derivanti dalle attività assicurative che hanno compensato un leggero calo del margine d’interesse.

L’istituto finanziario ha effettuato anche accantonamenti netti per 500 milioni di dollari per far fronte alle incertezze legate al settore immobiliare cinese e ha stabilito in 600 milioni di dollari le indennità relative al Covid-19 a fine anno come copertura dell’impatto pandemico. La società ha annunciato anche la distribuzione di un dividendo di 18 centesimi di dollari, oltre al già citato piano da 1 miliardo di dollari per il riacquisto di azioni proprie.

L’Amministratore Delegato Noel Quinn ha riferito di aspettarsi un buono slancio commerciale quest’anno, sebbene le prospettive economiche siano offuscate da alcuni fattori contrarian come le tensioni geopolitiche che stiamo vivendo in questi giorni, l’inflazione che non dà cenni di arrestarsi e la pandemia che ancora non è stata sconfitta.

 

HSBC: Asia punto debole dopo l’espansione strategica

Il quadro generale è stato macchiato dalle attività relative alle esposizioni immobiliari cinesi, che hanno portato a una svalutazione complessiva di circa 450 milioni di dollari. Questo è avvenuto in quanto le misure di politica locale hanno portato ad aumentare il rischio per il rifinanziamento e le pressioni sulla liquidità, ha dichiarato il CEO aziendale. In Asia quindi la performance patrimoniale è attesa più debole per il primo trimestre.

Le strategie nel territorio asiatico sono state aggiornate circa un anno fa, con un piano che prevedeva un investimento di 6 miliardi di dollari in tutto il Continente e orientato alle banche commerciali e ai mercati. Al riguardo HSBC ha effettuato alcune acquisizioni come AXA Singapore per 575 milioni di dollari e l’unità di gestione degli investimenti di L&T Finance Holdings per 425 milioni di dollari. Inoltre la scorsa estate la banca ha riferito di avere in gestazione 3 o 4 accordi del valore di circa 500 milioni di dollari ciascuno.

 

AUTORE

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Johnny Zotti

Laureato in economia, con specializzazione in finanza. Appassionato di mercati finanziari, svolge la professione di trader dal 2009 investendo su tutti gli strumenti finanziari. Scrive quotidianamente articoli di economia, politica e finanza.

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