Solo oggi 587 nuovi infetti: mai così tanti in un giorno. Piazza Affari chiude a +1,28% appena sotto i 22.000 punti. Corrono Enel e Terna. Male Fineco e Bpm
Un avvio incerto. Un primo slancio già in prima mattinata, una chiusura solida sopra l’1% seppur in linea con i valori della vigilia, in cui Piazza Affari aveva chiuso appena sopra la parità. E’ la prima seduta più simile a un rimbalzo dell’indice milanese dopo il crollo di settimana scorsa. A sostegno di tutto il vecchio continente, e di Wall Street, le iniziative delle banche centrali più o meno allineate alla Fed, al cui taglio dei tassi annunciato ieri sono seguiti quelli di Hong Kong e del Canada, in attesa delle prossime decisioni da parte della Bce.
Il mercato ha accolto positivamente anche i dati macro provenienti dall’Italia: il Pil arretra dello 0,3% ma si tratta di una contrazione prevista dagli analisti. Sensibile miglioramento dello spread nel corso della seduta di Piazza Affari fino a un minimo di giornata a quota 152, prima di risalire nell’ultima parte del pomeriggio, riportandosi ai livelli di partenza, con il rendimento del Btp a 10 anni che si posiziona nuovamente oltre quota l’1%, nel giorno in cui si è registrato il numero massimo di contagi per coronavirus in un giorno: 587, con il piano del governo per liberare il 50% di posti in più in terapia intensiva, oltre alla scelta di tenere chiuse scuole e università fino al 15 marzo.
Grafico Pil quarto trimestre su base trimestrale by TradingEconomics
Tra i settori più performanti, quello delle utility, dei servizi finanziari e le telecomunicazioni. In fondo alla classifica i comparti viaggi e intrattenimento e quello chimico.
TITOLI MIGLIORI
Enel +5,74%
In due sedute recupera il terreno perduto tra il 24 febbraio e il 2 marzo, seduta in cui ha preso il via un impulso rialzista che ha generato oltre 7 punti di guadagno tra ieri e oggi. La seduta odierna potrebbe allungare il trend positivo sia a lungo che breve periodo.
Terna +4,54%
Anche per Terna l’impulso rialzista del 2 marzo, ai minimi dall’8 gennaio scorso, ha generato quasi il 6% di acquisti. I 6,4 euro ad azione con cui ha chiuso oggi è anche il primo target di resistenza da superare per raggiungere il secondo target di 6,520, dopo il quale potrebbe innescarsi un nuovo scatto rialzista verso i massimi storici a 6,80 raggiunto il 20 febbraio scorso.
TITOLI PEGGIORI
Fineco -5,18%
Ai minimi dal 20 agosto scorso a 8,76, valore che rappresenta un forte supporto nel grafico weekly con resistenza attorno a quota 12, da settembre a oggi. Titolo a picco e maglia nera tra le blue chip nel giorno in cui la Consob ha comunicato che Aqr Capital Management conferma lo short selling su Fineco all’1,3%, dopo che aveva ridimensionato la propria posizione alla vigilia dall’1,39% all’1,29%.
Banco Bpm -4,34%
Situazione simile per il Banco di Milano, che chiude a 1,6 che è il supporto chiave nel grafico weekly. Dal 18 febbraio ha perso il 38% circa, titolo appesantito dai timori del coronavirus e dal piano industriale giudicato troppo ottimistico proprio in virtù del rallentamento globale a causa del Covid-19. Anche in questo caso, come per Fineco, la Consob ha reso noto, martedì 3 marzo, che Blackrock Institutional Trust e Marshall Wace detengono una posizione ribassista rispettivamente dello 0,54% e dell’1,67%.
ANALISI FTSE MIB
L’estrema volatilità di febbraio, con le prime tre settimane in rally e l’ultima in cui ha registrato un crollo quasi verticale. I primi giorni di marzo, per il momento, sono attendisti: il rimbalzo riuscito alle altre piazze europee non si è ancora verificato a Piazza Affari. Il contagio del coronavirus non si sta riducendo come speravano gli investitori, anzi, sta avvenendo proprio il contrario. Dal punto di vista tecnico, la seduta di oggi rientra assieme a quella della vigilia nei valori di inizio settimana, per quella che di fatto è un avvio di congestione di barre, a conferma che Piazza Affari non ha ancora iniziato il recupero dalle perdite di settimana scorsa. Molto dipenderà dalle decisioni della Bce ma occhio anche alle trimestrali in arrivo ad aprile: l’effetto coronavirus potrebbe riproporsi allora, e in maniera ancora più violenta sui mercati.

Grafico Ftse Mib by TradingView
SPREAD
Come detto, giornata volatile per quanto riguarda lo spread in Italia, così come lo è stato per il governo. Che prima ha annunciato, nel primo pomeriggio, la decisione di chiudere scuole e università almeno fino al 15 marzo. Poi ha frenato, spiegando che la decisione sarebbe stata presa tra oggi e domani, giorno in cui verrà ufficializzato il provvedimento tramite decreto, infine ha ribadito, stavolta definitivamente, la decisione. Lo spread ha raggiunto un minimo di 156 prima di risalire a 165, e cioè ai livelli di inizio seduta a Piazza Affari. Il Bund tedesco decennale si conferma in area -0,63% e anche il Btp si è riportato sopra l’1%.