Quando il magnate russo Roman Abramovich ha deciso di mettere in vendita il Chelsea, colpito dalle sanzioni del governo britannico per la guerra in Ucraina, il primo nome forte ad essere emerso per l’acquisto dei Blues è quello di Todd Boehly. L’imprenditore statunitense, classe 1973, non è nuovo agli investimenti in sport, media ed entertainment, ma di lui in Europa (e in particolare nella ricca e potente Premiere League) si sa ancora poco.
Todd Boehly, chi è il proprietario del Chelsea
Nato a Virginia Beach, diplomato alla Landon School di Bethesda nel Maryland e laureato in Economia aziendale al College of William & Mary di Williamsburg in Virginia, Boehly si trasferisce a Londra per studiare alla LSE – London School of Economics e comincia la carriera lavorando per Citibank, First Boston (la storica investment bank di Credit Suisse) e J.H. Whitney Capital Partners. Nel 2001 entra in Guggenheim Partners, società di servizi finanziari di investimento e consulenza che si occupa di investment banking, asset management, servizi sui mercati dei capitali e servizi assicurativi.
Dopo aver chiuso un accordo tra Time Warner Cable e i Los Angeles Dodgers per la creazione e il lancio del network regionale SportsNet LA che trasmette tutte le partite della squadra di baseball, Boehly lascia Guggenheim Partners (di cui è presidente) e con Duncan Bagshaw e Tony Minella fonda Eldridge Industries, holding che possiede partecipazioni e quote in società di diversi settori: assicurazioni, gestione patrimoniale, tecnologia, sport, media, real estate. Tra le controllate di Eldridge ci sono Security Benefit, A24, Fulwell 73 e Penske Media, il gruppo che comprende The Hollywood Reporter, Variety, Billboard, Rolling Stone, Vibe, Music Business Worldwide, Dick Clark Productions, Life Is Beautiful e il festival SXSW – South by Southwest.
Boehly è CEO di Eldridge ed è nei CdA di Kennedy Wilson, Vivid Seats, Cain International, Flexjet, PayActiv e CAIS. Inoltre è amministratore delegato ad interim della Hollywood Foreign Press Association, l’associazione dei giornalisti professionisti dell’industria del cinema statunitense che dal 1944 assegna i Golden Globes. Nello sport ha il 20% di Los Angeles Dodgers di baseball e Los Angeles Sparks di basket femminile, il 27% dei Los Angeles Lakers nell’NBA e la proprietà di Cloud9 negli eSports e DraftKings nei daily fantasy sports e nelle scommesse sportive.
Il patrimonio dell’imprenditore statunitense
Inserito dal 2017 al 2021 nella lista delle 500 persone più influenti del mondo stilata dal Los Angeles Business Journal e incluso nel 2022 nella Forbes 400 e nella Bloomberg 50, Todd Boehly ha un patrimonio stimato da Forbes nel 2023 in 6,1 miliardi di dollari. In netta crescita rispetto ai 4,5 miliardi del 2022.
Quanto a Eldridge Industries, il fatturato nel 2023 ammonta a 25,2 milioni di dollari. Con il quartier generale a Greenwich e uffici a New York, Londra e Beverly Hills, la holding si è fatta conoscere anche per alcuni singolari investimenti, come gli storici hotel di lusso Beverly Hilton e Waldorf Astoria e l’intero catalogo di Bruce Springsteen.
Da quanto tempo gravita nel calcio
L’acquisto del Chelsea da Abramovich è datato 6 maggio 2022, ma Boehly già nel 2014 cerca di approdare in Premier, prima tentando la scalata al Tottenham con la Cain, poi allo stesso Chelsea ma sempre senza successo. “Uno degli aspetti migliori della Premier League è che negli Stati Uniti va in onda il sabato mattina, una fascia oraria in cui non ha concorrenza”, spiega all’epoca a Bloomberg.
L’approdo ai Blues arriva con la guerra in Ucraina e le sanzioni britanniche contro gli oligarchi e dopo l’investimento da record fatto nel 2012 per i Los Angeles Dodgers: 2,2 miliardi di dollari, la cifra più alta spesa per una proprietà nella storia dello sport professionistico. Sotto la sua guida, la squadra torna a vincere la World Series nel 2020: non succedeva dal 1988.
Con il Chelsea in Premier, Todd Boehly ci prende gusto e passa dall’Inghilterra alla Francia. Dopo continui cambi in seno alla dirigenza, il magnate decide di insediarsi in Alsazia comprando lo Strasburgo in Ligue 1 per la cifra di 65 milioni di sterline. In realtà, Boehly aveva puntato prima Lione, Sochaux e Bordeaux. Lo Strasburgo serve alla multiproprietà per far crescere i giovani del Chelsea in un altro campionato, posizionarsi nel mercato francese zeppo di talenti emergenti e concedere una seconda possibilità ai calciatori che hanno fallito in Premier.
Quanto ha investito nei Blues
Boehly compra il Chelsea nel 2022 per 4,25 miliardi di sterline: nessuno ha mai speso così tanto per una società sportiva. Abramovich accetta i termini di vendita concordati dal governo e approva la transazione in due fasi. L’imprenditore americano è a capo di una cordata, il consorzio BlueCo, di cui fanno parte il miliardario svizzero Hansjörg Wyss, fondatore dell’azienda di dispositivi medici Synthes, il CEO di Cain Jonathan Goldstein e tifosi famosi del Chelsea come Robert Plant, Rod Stewart, i Pearl Jam, il giornalista Daniel Finkelstein, l’ex ufficio stampa di Madonna Barbara Charone.
Oltre alla cifra monstre per l’acquisto, il gruppo di Boehly investe ulteriori 1,75 miliardi di sterline nel club per modernizzare gli stadi di Stamford Bridge e Kingsmeadow, supportare l’Academy giovanile e la femminile del Women’s Team e finanziare il calciomercato. In appena due anni, la nuova gestione cambia cinque allenatori (Thomas Tuchel, Graham Potter, Bruno Saltor, l’ex bandiera Frank Lampard, Mauricio Pochettino) e ingaggia un numero impressionante di calciatori. I due acquisti più costosi del Chelsea di Boehly sono quelli di Enzo Fernández e Moisés Caicedo: il regista argentino è preso dal Benfica per 121 milioni di euro (record assoluto per il calcio inglese), il mediano colombiano è strappato al Brighton per 116 milioni.
I risultati sportivi nel corso della sua presidenza
Prima della presidenza di Roman Abramovich, il Chelsea è una squadra mediocre con pochissimi titoli in bacheca. Il magnate russo trasforma il club di Fulham Broadway in una superpotenza del calcio con due Champions League, cinque Premier, due Europa League, cinque FA Cup e tre Coppe di Lega. Boehly arriva al Londra nel maggio del 2022, con la squadra allenata da Thomas Tuchel reduce dalla vittoria nel Mondiale per club. Il neo patron esonera subito il manager tedesco campione d’Europa e del mondo per prendere dal Brighton (a stagione 2022-2023 già cominciata) la next-big-thing Graham Potter, pagandolo l’incredibile cifra di 20 milioni di sterline.
Sei mesi e neanche venti giornate dopo, Potter è esonerato e sulla panchina dei Blues ritorna Frank Lampard. L’annata si chiude con un disastroso 12esimo posto in Premier League, l’uscita al terzo turno da FA Cup e Coppa di Lega e l’eliminazione ai quarti di finale di Champions con un doppio 2-0 rifilato dal Real Madrid. Il manager scelto per allenare i Blues nella stagione 2023-2024 è Mauricio Pochettino, a caccia di conferme dopo i due anni altalenanti passati al Paris Saint-Germain, dov’è arrivato proprio al posto di Tuchel. Allo Sceriffo di Murphy e pupillo di Marcelo Bielsa l’arduo compito di rilanciare i Pensioners targati BlueCo, una società che nei suoi primi 18 mesi è apparsa a dir poco confusa e inesperta.