Azioni Stellantis: quali impatti sul titolo da avvio buyback da 500 milioni? - Borsa&Finanza

Azioni Stellantis: quali impatti sul titolo da avvio buyback da 500 milioni?

Azioni Stellantis: quali impatti sul titolo da avvio buyback da 500 milioni?

In una giornata di debolezza generale per Piazza Affari le azioni Stellantis beneficiano delle novità arrivate dall’azienda che nelle ultime ore. Nello specifico la società ha lanciato la seconda tranche da 500 milioni di euro del suo programma di buyback da 1,5 miliardi di euro. Nel dettaglio il riacquisto che avrà inizio nella seduta odierna e terminerà entro il 7 settembre 2023, verrà eseguito da una società di investimento indipendente incaricata di effettuare le acquisizioni per conto del produttore automobilistico. In seguito le azioni ordinarie acquistate nell’ambito del Programma saranno annullate a tempo debito. Ricordiamo che il prezzo di acquisto per azione ordinaria non dovrà essere superiore a un importo pari al 10% del prezzo di mercato delle azioni sul NYSE, Euronext Milano o Euronext Parigi ed il prezzo di mercato sarà calcolato come la media del prezzo più alto in ciascuno dei cinque giorni di negoziazione precedenti la data di acquisizione.

 

Azioni Stellantis: analisi tecnica e strategie operative

Andiamo a vedere gli impatti dell’azione dopo queste notizie e cosa ci suggerisce l’analisi tecnica per le prossime giornate. Dopo la  debolezza registrata 24 ore, fa quella odierna è una seduta in leggero territorio positivo per il titolo Stellantis con le quotazioni che si riportano oltre l’area dei 14,80 euro. Nel breve termine le attese sono per una continuazione di quel movimento ascendente, partito nella seconda parte della scorsa ottava, in direzione dei 15-15,15 euro, dove verrebbe chiuso il gap down lasciato aperto il 24 maggio, e a seguire i massimi delle ultime settimane in area 15,50 euro. L’eventuale superamento di queste aree resistenziali, dove troviamo anche l’indicatore giornaliero del Supertrend, andrebbe a rafforzare il trend rialzista che avrebbe come prossimo target i 15,70 euro e a seguire la soglia dei 16 euro. Ricordiamo che oltre questi livelli si andrebbe a mettere sotto pressione la trendline ribassista che parte dai top del 2023 e che transita nei pressi dei 16,15-16,25 euro.

Al contrario una discesa sotto i minimi della scorsa ottava posti in area 14,20-14,15 euro, dove troviamo la linea di tendenza rialzista partita dai minimi di luglio 2023, andrebbe ad indebolire  la struttura grafica aprendo di conseguenza le porte ad una prosecuzione del downtred cominciato dai top di febbraio 2023 a 17,75-17,80 euro. Nel caso si realizzasse questa view i prossimi obiettivi ribassisti sarebbero posti prima sui 13,80 euro ed in seguito spingersi sui minimi di dicembre sui 13 euro. Fondamentale nel caso sarà la tenuta di questi ultimi sostegni per evitare ulteriori discese verso i 12 euro e che rappresentano il bottom toccato nel dicembre dello scorso anno.

 

AUTORE

Pietro Origlia

Pietro Origlia

Pietro Origlia, trader indipendente, ha iniziato ad interessarsi dei mercati finanziari all'inizio del 2000, facendone poi una professione tra il 2005-2006. Specializzato nel trading multiday (azioni, valute e materie prime) opera essenzialmente sul mercato italiano. Ha partecipato a vari eventi e manifestazioni in qualità di relatore. Dal 2017 è anche Giornalista Pubblicista. Da gennaio 2022 è entrato a far parte della redazione di Borsa&Finanza.

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