Brexit e Trump rilanciano le borse europee: chiusura in rally

BREXIT E TRUMP RILANCIANO LE BORSE UE: CHIUSURA IN RALLY

borse europee

Il presidente Usa esprime ottimismo su Twitter. Volano borse europee, sterlina e Wti

“Molto, molto buone le discussioni commerciali in corso tra Usa e Cina” secondo Donald Trump. Molto, molto positive le borse europee. Schizza il Dax di Francoforte, traino degli altri listini, che si riporta a ridosso dei 12.480 punti. Sale anche l’ottimismo verso un accordo sulla Brexit, e con esso la Sterlina, ai massimi da 3 mesi nei confronti del Dollaro. Aumenta anche il prezzo del petrolio, anche in scia all’attacco alla petroliera iraniana al largo del porto di Ghedda, Arabia Saudita. Scende, di conseguenza, l’oro, perché con i mercati in rally torna la propensione al rischio. Importanti in questo senso anche le dichiarazioni di Mario Draghi, premiato dall’Università Cattolica di Milano con una laurea in Economia honoris causa: “Oggi sono coloro che dubitavano dell’Unione europea e della Bce a essere messi in discussione” ha detto il presidente della Banca Centrale. Aggiungendo che: “L’euro è popolare come mai prima d’ora e il sostegno all’Unione europea è ai massimi dai tempi della crisi”.


EQUITY

Dax 12.511 (+2,86%)
Come anticipato, Francoforte torna a ridosso della resistenza a quota 12.480 punti pareggiando i massimi di ottobre, segnati il primo del mese per poi precipitare in scia ai dati macroeconomici negativi, in particolare proprio il manifatturiero tedesco. L’inflazione a settembre su base mensile migliora rispetto al -0,2% del mese precedente, attestandosi a quota 0% in linea con le attese. Su base annuale, l’1,2% è stabile e in linea alle previsioni.


Grafico Dax by TradingView

 

Ftse Mib 22.165 (+1,88%)
La resistenza a 22.160 rimane un ostacolo importante, come lo erano i 21.780 e la soglia psicologica dei 22.000. Oltre rimangono i massimi di settembre, a 22.293, e quelli di luglio, che rappresentano anche il livello record per il 2019 a 22.357.

Cac 40 5.665 (+1.73%)
Il listino parigino è ben sostenuto dal rally di Renault, +5,12%, dopo aver comunicato di aver posto fine al mandato dell’amministratore delegato Thierry Bolloré con effetto immediato, nominando la chief financial officer del gruppo Clotilde Delbos come Ceo ad interim della società. Bollorè non sarà più neanche il Ceo della controllata Renault Sas dove ad assumere la carica di presidente sarà Jean-Dominique Senard, già presidente della capogruppo. L’indice ha segnato il massimo dal primo ottobre a 5.664 punti, che rappresenta il livello record 2019.

Ibex 9.273 (+1.86%)
Stabile l’indice dei prezzi alla produzione di settembre su base annuale: +0,1% in linea con le attese. In lieve crescita l’inflazione su base mensile: a settembre 0%, migliore del -0,1% di agosto. Come per il resto delle borse europee, le perdite registrate a inizio mese sono state sostanzialmente azzerate.

VALUTE

L’impennata della Sterlina (di nuovo a 0,86 nel cambio con l’Euro, ai minimi da metà maggio) in scia alle buone notizie provenienti sul tema Brexit, con il caponegoziatore Ue Michel Barnier che ha definito “costruttivo” l’incontro con il suo omologo britannico, si accompagna alla buona performance dell’Euro sostenuta dal discorso di Draghi all’Università Cattolica di Milano. Per il Dollaro si conferma il (breve) periodo di lieve debolezza, anche in virtù del parziale accordo commerciale tra Usa e Cina che appare sempre più probabile.

Euro Dollaro 1,1042 (+0,34%). Euro Sterlina 0,8698 (-1.82%). Euro Franco Svizzero 1,1001 (+0,28%).


Grafico Euro Dollaro by TradingView

MATERIE PRIME

Continua la ripresa del prezzo del petrolio, che abbandona definitivamente la lateralità di breve periodo con supporti a 52 e resistenza a 53,3 dollari al barile. Le scorte inferiori alle attese e la seppur lieve svalutazione del dollaro hanno contribuito alla risalita del greggio, che si è riportato oltre quota 54 dollari al barile alla chiusura delle borse europee, complice l’attacco alla petroliera iraniana al largo dell’Arabia Saudita, forse a opera di terroristi. L’Oro scivola ben al di sotto dei 1.500 dollari l’oncia, a ridosso dei supporti a quasi 1.474. Rame a 2,61 dollari per libbra, in rialzo dello 0,5%, di nuovo ai massimi dal 20 settembre.


Grafico Wti by TradingView

TASSI D’INTERESSE

Andamento analogo all’oro quello del Bund tedesco. Il cui rendimento risale a -0,44%, area da cui mancava dal primo agosto. In rialzo anche il Btp decennale italiano, a +0,94%, nei valori della vigilia.


Grafico Bund by TradingView

AUTORE

Redazione

Redazione

Composta da professionisti dell’informazione finanziaria di lungo corso, la redazione di Borsa&Finanza segue in modo trasversale i contenuti offerti dal portale. Oltre a seguire le news e le novità più importanti del panorama finanziario italiano e internazionale, il team dedica ampio spazio a realizzare guide e approfondimenti educational utili a migliorare le conoscenze degli investitori sia sul fronte della finanza personale che su quello degli investimenti, spiegando strutture, funzionamento, pregi e difetti dei diversi strumenti finanziari presenti sul mercato.

ARTICOLI CORRELATI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *