Cina: 5 interrogativi che pesano sull'economia

Cina: 5 interrogativi che pesano sull’economia

Cina: 5 interrogativi che pesano sull'economia

La giornata di lunedì 17 gennaio sarà molto importante per la Cina perché verranno rilasciati i dati del PIL relativi al quarto trimestre 2021. Gli analisti si aspettano un calo sostenuto al 3,6% dal 4,9% precedente, confermando il vistoso rallentamento dell’economia del Dragone. Il dato assume una valenza consistente in proiezione della possibile conferma di Xi Jinping a capo del Governo per la terza volta consecutiva nell’autunno di quest’anno. Il Partito Comunista cinese da lui guidato si trova di fronte al grosso problema di stabilizzare l’economia e il sistema finanziario, ma allo stesso tempo senza rinunciare al grande obiettivo della prosperità comune, in nome del quale non vi è alcun passo indietro significativo per impedire l’eventuale default di Evergrande e degli altri grandi sviluppatori immobiliari.

 

Cina: 5 interrogativi che determineranno l’immediato futuro

Alla luce di questa situazione, nelle prossime settimane gli osservatori presteranno grande attenzione a 5 macro temi, cominciando proprio dai dati sulla crescita pubblicati lunedì. Eccoli di seguito.

 

Quanto sarà la crescita trimestrale?

La crescita trimestrale viene considerata una misura che esprime meglio lo stato di salute dell’economia cinese rispetto a quella su base annua. Nel 2021 vi è stata una salita appena dello 0,2% nel primo trimestre, un’impennata dell’1,2% nel secondo e una ricaduta nuovamente allo 0,2% nel terzo. Un’altra lettura nel quarto trimestre appena sopra lo zero potrebbe essere un segnale di allarme da non trascurare per la Banca Centrale, che inizierebbe a sentirsi sotto pressione in merito alla sua politica monetaria.

 

Quali saranno le prospettive per il settore immobiliare?

Le quotazioni delle case in Cina continuano a scendere. Nelle 70 città più grandi del Paese a novembre si è registrato il calo mensile più grande degli ultimi 6 anni, allo 0,3%. Questo ha comportato un rallentamento degli investimenti nelle attività fisse e la cosa ha una rilevanza non da poco visto che il settore immobiliare rappresenta il 25% circa dell’economia cinese. Ci sarà da determinare come si possa conciliare l’impegno di Xi Jinping alla prosperità comune con le conseguenze economiche innescate da prezzi che scendono troppo rapidamente e che verosimilmente spingerebbero al fallimento Evergrande e simili.

 

La strategia Covid free è sostenibile?

Il Governo ormai si è data come mission quella di annullare il contagio del virus nel Paese a costo di esercitare misure tra le più draconiane mai viste. Alcune zone sono state infatti messe in lockdown totale solo al manifestarsi di poche infezioni, tipo Xi’an, un capoluogo di provincia con una popolazione di 13 milioni di abitanti, e 2 città più piccole. La Nazione vuole arrivare ai Giochi Olimpici di Pechino che avranno inizio il 4 febbraio ripulita dal Coronavirus. L’impresa tuttavia non è semplice perché, se è vero che nella prima metà del 2020 i blocchi hanno funzionato per contenere i cluster locali non intaccando più di tanto la crescita, con la variante Omicron che è molto più contagiosa si fa maggiore fatica, rischiando alla fine di danneggiare oltremodo le attività produttive del Paese.

 

Cosa farà la People’s Bank of China?

La crisi di alcuni settori cinesi, in testa quello immobiliare, non ha smosso più di tanto le Autorità monetarie del Paese. La Banca Centrale cinese ha preso alcuni provvedimenti come il taglio dei tassi di riserva obbligatoria per sostenere alcuni comparti come l’agricoltura e l’hi-tech. Tuttavia, si è molto lontani dal ricorso a una vera inondazione di denaro per rilanciare interi settori che in questo momento sono moribondi e hanno estremo bisogno di liquidità per sopravvivere.

 

Quando arriverà il picco demografico in Cina?

Il tasso di natalità in Cina nel 2020 è sceso per la prima volta sotto 10 ogni 1.000 persone: 8,5 rispetto a 10,5 del 2019. Ciò ha significato 12 milioni di nascite nel 2020, ovvero il livello più basso degli ultimi 60 anni. La cosa ha spinto il Governo ad acconsentire alle famiglie di fare il terzo figlio, ma ora si attendono le stime preliminari del tasso di natalità per il 2021, che dovrebbero essere annunciate prossimamente dal National Bureau of Statistics.

 

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