Qual è lo stato di salute delle piattaforme più importanti di equity crowdfunding in Italia? Uno studio dell’Osservatorio specializzato della School of Management del Politecnico di Milano rivela che nei 12 mesi da giugno 2022 a giugno 2023, per la prima volta l’industria italiana del crowdinvesting ha subìto una lieve contrazione del mercato, con 343,79 milioni di euro raccolti (-1%) e un calo nel numero complessivo di portali autorizzati. L’unico segmento che tiene è la raccolta tramite equity crowdfunding per start-up innovative e PMI del real estate.
Le piattaforme più importanti di equity crowdfunding
Lecito quindi domandarsi quali sono le piattaforme di equity crowdfunding più importanti e in salute, quelle che tengono in piedi questa fondamentale alternativa per gli investitori che vogliono diversificare e per le aziende che devono finanziarsi. Un dato necessario da conoscere, considerando che nel periodo in esame la raccolta equity ha raggiunto 86,64 milioni di euro per i progetti non immobiliari e 56,42 milioni per quelli immobiliari, facendo segnare in questo caso un significativo +28%.
CrowdFundMe
Pioniere in Italia
e leader per numero di investitori e di campagne chiuse con successo, CrowdFundMe è anche una S.p.A. e un gruppo di finanza alternativa quotato su Borsa Italiana all’Euronext Growth Milan con il tag CFM. Il portale offre asset non quotati: soluzioni equity, fixed income (prestiti) e minibond. I numeri della piattaforma sono 483 progetti di successo e 69.249 investimenti complessivi per un totale di 148.23 milioni di euro raccolti. Il passo successivo è CFM per il Private Banking, un servizio personalizzato attivabile online che permette di accedere a soluzioni PIR compliant e alle agevolazioni fiscali.
Mamacrowd
Dal 2022 SiamoSoci è parte del Gruppo Azimut, player indipendente nel settore del risparmio gestito. La società milanese è attiva dal 2016 nell’equity crowdfunding con Mamacrowd, piattaforma rivolta a start-up, PMI e progetti immobiliari. In questo ambito è una delle realtà italiane in maggiore crescita: nel primo semestre del 2023 ha raccolto oltre 14 milioni di euro (+53%) da più di 2.300 investitori, segnato le prime due exit immobiliari con G311 e Milano 1040 e stretto una partnership con Elite, l’ecosistema lanciato da Borsa Italiana e parte del gruppo Euronext. Il portale ha inoltre lanciato una “call for women” per valorizzare l’imprenditoria femminile.
BacktoWork
Partecipata da Intesa Sanpaolo che ha chiuso un aumento di capitale da 4 milioni di euro, BacktoWork24 è stata fondata nel 2013 all’interno del gruppo 24 Ore, da cui si è poi separata nel 2017. Oggi è una delle principali piattaforme italiane di equity crowdfunding con un portafoglio di investimenti diversificato. Le campagne in corso non sono legate soltanto a start-up, PMI e al mondo dell’immobiliare, ma anche ai settori della salute e del life science: farmaceutica, neuroscienze, nutraceutica, biotecnologie e tecnologia biomedica. Grazie al servizio dedicato alle scale-up, sono stati raccolti 12 milioni di euro nelle due operazioni con Fin-Novia e Finroad.
WeAreStarting
Fondata a Bergamo dall’ingegnere energetico ed esperto di sharing economy Carlo Allevi con Simonetta Mangili, WeAreStarting è il progetto di equity crowdfunding che ha vinto la prima edizione di ING Challenge, il contest promosso dalla banca olandese per premiare l’innovazione digitale in collaborazione con il campus tecnologico e polo per la formazione H-FARM. Oltre a supportare imprese di eccellenza in ogni parte d’Italia e in qualsiasi settore, WeAreStarting ha costruito un ecosistema per seguire le realtà finanziate nel loro percorso di crescita. Nel 2022 l’Italian Equity Crowdfunding Index, l’indice calcolato dal Politecnico di Milano per valutare le performance delle aziende finanziate sui portali di crowdinvesting, ha eletto WeAreStarting come piattaforma italiana con le più alte rivalutazioni del proprio portafoglio: l’indice di WAS è pari a 262, superiore di 89 punti alla media nazionale di 173.
Opstart
Autorizzata dalla Consob dal 2015, Opstart è un’altra importante realtà bergamasca: la piattaforma si presenta come la prima community italiana di equity crowdfunding per investimenti innovativi e sostenibili. All’avanguardia nel settore fintech, l’hub lombardo ha raccolto oltre 80 milioni di euro di capitali ed è anche proprietario di Crowdlender, il portale di lending crowdfunding che permette agli investitori di prestare fondi alle imprese guadagnando interessi. Il successo delle campagne ha portato Warrant Hub (Tinexta Group), player nella consulenza strategica e finanziaria per l’innovazione, la trasformazione digitale e lo sviluppo sostenibile, ad entrare nel capitale di Opstart con il 9,1% per sostenere la creazione di nuovi servizi digitali.