Venerdì scorso, a mercati chiusi, Moody’s ha tagliato il rating degli Stati Uniti portandolo da “AAA” a “Aa1”. L’outlook è stabile. L’agenzia di rating ha sottolineato che la decisione è legata all’aumento del debito pubblico Usa e al costo per il budget federale.
“I governi e i rappresentanti eletti che si sono succeduti in questi anni non sono riusciti a trovare un accordo sulle misure da adottare per invertire la tendenza che porta a un importante deficit annuale (circa 2.000 miliardi di dollari). Non crediamo che la riduzione della spesa e del deficit possa essere ottenuta con la legge di bilancio attualmente in discussione”, ha aggiunto l’agenzia, riferendosi in particolare ai tagli fiscali voluti da Donald Trump, poi approvati domenica sera al Congresso.
Future S&P500: quotazioni alle prese con la resistenza dei 6.000
Quotato sul mercato statunitense Cme, il future S&P500 sembra essere impostato al ribasso nel breve termine, nonostante la performance leggermente positiva registrata nella seduta di ieri (+0,03%). Dopo un’apertura al di sotto della chiusura precedente, infatti, le quotazioni hanno inizialmente intrapreso un andamento fortemente ribassista che le ha portate a realizzare un minimo sul livello 5.892,75, per poi invertire drasticamente la rotta fino a raggiungere un massimo a quota 5.987,50, andando a chiudere sul finale non distante a 5.975,25 punti.
In seguito al massimo storico toccato lo scorso 19 febbraio sul livello 6,166,50, il Future su S&P500 ha cominciato a perdere costantemente terreno con un prolungato movimento ribassista, accentuato anche dalla veloce accelerazione dei primi giorni di aprile (“Liberation Day sui dazi”), senza mai effettuare rimbalzi degni di nota, fino ad arrestare la caduta in prossimità del supporto presente a quota 4.832 (7 aprile).
Da quel momento i corsi hanno ricominciato a salire con un lento recupero, che ha permesso al mercato di creare sul grafico daily una configurazione a V di stampo rialzista, fino a raggiungere proprio ieri un importante massimo di periodo (vicino alla soglia psicologica dei 6.000 punti).
Il declassamento da parte di Moody’s, però, potrebbe aver fermato la corsa del future che, dopo quest’ultimo rally, sembra avere un po’ il fiato corto mancando di ritracciamenti che possano permettere agli operatori di investire a prezzi più convenienti e data la presenza di scarsi volumi di negoziazione.
Poiché il trend positivo in corso sta durando da un po’ troppo tempo, quindi, per l’immediato futuro è lecito attendersi una leggera correzione che riporti i prezzi fin verso il primo supporto individuabile in area 5.750, livello da cui eventualmente ripartire considerando ancora assolutamente rialzista la struttura grafica del derivato nel medio periodo.
Dal punto di vista operativo, pertanto, l’ingresso in posizioni long è consigliabile al superamento del livello 5.988 con target nell’intorno dei 6.100 punti, mentre le posizioni ribassiste potranno essere aperte solo alla violazione di quota 5.900 con obiettivo molto vicino al livello 5.750.
L’impostazione algoritmica, comunque, vede i corsi stazionare ancora al di sopra dell’indicatore Supertrend mentre sia l’indicatore Parabolic Sar che la media mobile a 25 sono diventati rialzisti a metà aprile. Anche l’indicatore Macd ha appena incrociato il proprio Signal. Inoltre, è da segnalare come l’oscillatore RSI sia posizionato nell’area di “neutralità” vicino al livello 67.
L’andamento di breve termine del future S&P500