Regge la Borsa di Londra. Resiste anche la Sterlina: qualcosa lascia per strada nei confronti dell’Euro, ma prosegue la seduta sui livelli della vigilia, a 0,8938. Ciò nonostante, l’effetto Brexit continua a pesare sull’economia britannica, che continua a macinare record negativi. L’ultimo è quello relativo all’indice dei direttori degli acquisti del settore costruzioni: il punteggio di giugno è crollato a quota 43,1, a fronte di un’aspettativa di mercato pari a 49,3, in forte sovrastima rispetto al dato ufficiale, inferiore anche al 48,6 rilevato nel mese precedente. Negli ultimi dieci anni non era mai stata calcolata una contrazione tanto forte.
DETTAGLI
L’indice dà un importante spaccato sullo stato di salute del settore dell’edilizia in Gran Bretagna. Gli analisti lo esaminano con grande attenzione, perché i responsabili degli acquisti, di solito, hanno un accesso precoce ai dati relativi alle prestazioni dell’azienda, e quindi possono diventare un indicatore chiave della prestazione economica nel suo insieme del paese in questione, in questo caso il Regno Unito, come detto. Analizzando i motivi del crollo rilevato dal Chartered Institute of Purchasing and Supply (CIPS), la costruzione di abitazioni ha raggiunto il livello minimo degli ultimi tre anni, a fronte di condizioni di domanda più deboli e di timori sulle prospettive per le vendite residenziali. Anche i progetti di edilizia commerciale hanno registrato il calo più pronunciato da dicembre 2009, prevalentemente a causa dell’incertezza della Brexit e dei ritardi accumulati per l’operazione di uscita dall’Unione Europea. Oltre a quelli sui direttori degli acquisti e sui progetti di edilizia, ci sono altri tre dati che hanno segnato il record negativo da dieci anni a questa parte: l’attività di ingegneria civile, mai così debole dall’ottobre 2009, il totale delle nuove commesse da parte delle imprese edili britanniche e la domanda di prodotti e materiali da costruzione, diminuito fino a toccare il minimo da gennaio 2010.
ANALISI STORICA
Come già sottolineato, il 43,1 rilevato è il più basso da aprile 2009. Allora l’indice misurava 38,1 e sorprese le stime degli analisti, che avevano previsto un punteggio di 31,9. Il dato più alto degli ultimi cinque anni risale invece a settembre 2012, a quota 63,4.
Gran Bretagna: sterlina e Borsa di Londra, come si muove il mercato
Il Ftse 100 di Londra è riuscito a mantenersi in territorio positivo per tutta la mattinata, al contrario delle altre borse europee che hanno scambiato all’insegna della cautela, sotto la parità a eccezione di Piazza Affari. Mezz’ora dopo la pubblicazione dei dati, l’Euro / Sterlina ha toccato il massimo intraday a 0,8967, per poi ritracciare in area 0,8940, ai livelli della vigilia, con un trend che rimane positivo a lungo periodo per la moneta unica, che il 28 giugno ha raggiunto il massimo dal 15 gennaio scorso sfiorando quota 0,9.