“In un sistema isolato l’entropia è una funzione non decrescente del tempo”. Il secondo principio della termodinamica potrebbe essere applicato alla realtà economica e politica che il settore degli investimenti subisce da qualche anno: il disordine continua a crescere. Prima il Covid-19, poi la ripresa accelerata con i primi colli di bottiglia nelle catene di fornitura globali, il ritorno dell’inflazione, la guerra tra Russia e Ucraina, la crisi energetica ma anche la crisi ambientale. C’è di che essere preoccupati, e disorientati se si è alla ricerca di buone opportunità di investimento. Per questo Robeco ha definito come “L’era della confusione” i prossimi cinque anni, dal 2023-2027. Nel suo dodicesimo report “Expected Returns” l’asset manager olandese cerca di offrire una bussola agli investitori per orientarsi in questo mondo a entropia crescente.
Fase di passaggio verso un nuovo equilibrio
Rimanendo all’interno della metafora fisica, il passaggio di un sistema da una situazione di equilibrio a un’altra è sempre turbolento. Gli analisti di Robeco percepiscono confusione e disorientamento soprattutto in tre ambiti: l’inflazione, che molti investitori non hanno mai vissuto su livelli elevati come quelli odierni, l’irrigidimento monetario delle banche centrali, e la collegata fine della grande moderazione. Il secondo e il terzo ambito discendono dal primo e non a caso è proprio l’inflazione la maggiore preoccupazione dell’asset manager olandese: per sconfiggerla sarà necessaria una recessione. Ma quanto lunga e quanto profonda? Sono tre gli scenari disegnati da Robeco.
Lo scenario centrale: l’hard landing che mitiga gli effetti dell’inflazione
Lo scenario centrale prevede una recessione negli Stati Uniti il prossimo anno, grazie alla quale si ridurrà la forza dell’inflazione. Tuttavia, la speranza che i mercati finanziari ripongono sul fatto che la decrescita economica possa fermare la mano della FED è mal riposta. Secondo gli analisti di Robeco, la banca centrale Usa manterrà un atteggiamento restrittivo anche con tassi di inflazione medi sul quinquennio 2023-2027 al 2,6%. La recessione del prossimo anno non impedirà agli Stati Uniti di ottenere una crescita del PIL medio nei prossimi cinque anni all’1,75%, rivista al ribasso da 2,3%. Anche la Cina crescerà poco per i suoi standard, meno del 5%.
Lo scenario migliore, gli Anni luminosi
Gli anni luminosi saranno quelli che arriveranno dopo il lungo tunnel che dal Covid ha portato alla guerra tra Russia e Ucraina, alla crisi energetica e all’inflazione. Per vedere realizzato questo scenario è necessario che una serie di tessere trovino la corretta collocazione nel puzzle globale. Secondo quanto descritto dagli analisti di Robeco l’innovazione legata agli investimenti verdi e il boom di investimenti post-Covid inizieranno a incidere in positivo sulla produttività; l’approvazione dell’Inflation Reduction Act porterà al la ripresa ciclica degli investimenti verdi negli Stati Uniti, mentre l’Europa si allontana dalla Russia e diventa strategicamente indipendente grazie a terminal per l’importazione di GNL associati a contratti GNL di lungo termine. Al tempo stesso, l’iniziativa REPowerEU contribuisce agli obiettivi del pacchetto europeo Fit for 55. Nel 2023, la Cina otterrà l’immunità di gregge dal Covid e riuscirà a controllare la leva finanziaria del settore immobiliare centrando il target di crescita previsto dal Partito comunista cinese al 5,5%.
Lo scenario peggiore, gli Anni stagnanti
Nel 1980 il presidente della Federal Reserve Paul Volcker affermò che ci sarebbero volute due recessioni per domare l’inflazione. Lo scenario peggiore elaborato dagli analisti di Robeco parte da questa frase dell’ex numero uno della Fed e descrive una recessione prolungata anche al 2024 con un’inflazione persistente in grado di rallentare il ritorno della fiducia tra i consumatori. Per stimolare la crescita la banca centrale Usa alla fine taglierà i tassi ma solo per veder tornare i prezzi al consumo al 4,75% entro il 2025 e correre ai ripari con restrizioni aggressive fino a portare a una nuova recessione. In questo scenario, la crescita media del PIL americano nel quinquennio 2023-2027 sarebbe di appena lo 0,95%.
Investimenti: le opportunità nell’era della confusione
Ogni medaglia ha una doppia faccia e anche in questo caso, se su un lato c’è la confusione, sull’altro ci sono le opportunità, che secondo gli esperti di Robeco non mancheranno per chi saprà muoversi attivamente sui mercati. Lo scenario, in ogni caso, sarà più complesso per chi investe in Europa: “Per i prossimi cinque anni, prevediamo che i rendimenti degli asset in euro si confermino al di sotto delle medie storiche di lungo termine, commodity escluse. Per gli investitori che gestiscono portafogli internazionali operando in dollari Usa, le prospettive sono più rosee; prevediamo infatti un apprezzamento delle altre valute rispetto al biglietto verde nei prossimi cinque anni”.