Il governo Meloni trova la quadra sulle nomine delle aziende italiane partecipate dallo Stato, depositando la lista dei Consigli di Amministrazione per ENI, Enel, Leonardo e Poste Italiane. Nelle prossime ore dovrebbero essere sciolti gli ultimi dubbi per quel che riguarda Terna. Il rimpasto ha determinato alcune conferme e importanti cambiamenti ai vertici delle società. Il premier Giorgia Meloni ha definito le decisioni prese come “frutto di un’attenta valutazione delle competenze e non delle appartenenze”, sottolineando che ciò scaturisce da un “ottimo risultato del lavoro di squadra del governo”. Ma vediamo nel dettaglio cosa cambia effettivamente per la guida di ogni azienda, ovvero chi rimane e quali sono i volti nuovi.
ENI
ENI vede la conferma di Claudio Descalzi come amministratore delegato della società, mentre cambia il presidente che ora sarà Giuseppe Zafarana, comandante generale della guardia di finanza, in sostituzione di Lucia Calvosa. La mossa di Descalzi (al quarto mandato) era ampiamente attesa, dopo che il top manager ha svolto un ruolo fondamentale nel duro lavoro di sganciare l’Italia dalla dipendenza energetica della Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina.
Il nuovo CdA dell’azienda sarà così composto: Giuseppe Zafarana (presidente); Claudio Descalzi (ad); Cristina Sgubin (consigliere); Elisa Baroncini (consigliere); Federica Seganti (consigliere); Roberto Ciciani (consigliere). Il nuovo collegio sindacale avrà i tre sindaci effettivi, quali Giulio Palazzo, Andrea Parolini e Marcella Caradonna, e i due supplenti nelle figure di Giulia de Martino e Riccardo Bonuccelli. Le nomine dovranno essere approvate dall’assemblea degli azionisti, convocata per il 10 maggio 2023. ENI è partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze con una quota del 4,34%, a cui si aggiunge il 25,76% detenuto da Cassa Depositi e Prestiti, controllata dal MEF con l’82,77% del capitale.
Enel
In Enel invece cambieranno i vertici. Flavio Cattaneo prenderà il posto di Francesco Starace come amministratore delegato, mentre Paolo Scaroni quello di Michele Crisostomo in qualità di presidente. Dopo tre mandati, cade quindi la posizione di Francesco Starace per far posto a Cattaneo, attualmente vicepresidente esecutivo della compagnia ferroviaria Italo SpA e in precedenza alto dirigente presso Telecom Italia SpA e Terna SpA. Scaroni, ex CEO di ENI, ex presidente della squadra di calcio AC Milan e dirigente di Rothschild, è molto vicino all’ex premier Silvio Berlusconi ed è stato importante ai tempi di ENI per approfondire i legami con il colosso energetico russo Gazprom.
Il nuovo Consiglio quindi sarà così formato: Paolo Scaroni (presidente); Flavio Cattaneo (ad); Alessandro Zehenter (consigliere); Johanna Arbib Perugia (consigliere); Fiammetta Salmoni (consigliere); Olga Cuccurullo (consigliere). L’assemblea degli azionisti per l’approvazione delle liste proposte si terrà il 10 maggio 2023. Il MEF è proprietario del 23,59% delle azioni Enel.
Leonardo
Anche Leonardo subirà un avvicendamento al vertice, con Roberto Cingolani e Stefano Pontecorvo che saranno rispettivamente il nuovo CEO e presidente, al posto di Luciano Carta e Alessandro Profumo. Cingolani è stato Ministro dell’Energia nel governo Draghi, oltre che Chief Technology and Innovation Officer di Leonardo in passato.
Il 9 maggio avrà luogo l’assemblea che dovrà decidere sul nuovo CdA così composto: Stefano Pontecorvo (presidente); Roberto Cingolani (ad); Elena Vasco (consigliere); Enrica Giorgetti (consigliere); Francesco Macrì (consigliere); Trifone Altieri (consigliere); Cristina Manara (consigliere); Marcello Sala (consigliere). Il Tesoro è titolare di una quota del 30,2% nel capitale di Leonardo.
Poste Italiane
In Poste Italiane è stata proposta la conferma di Matteo Del Fante nel ruolo di amministratore delegato, mentre è in partenza Bianca Maria Farina come presidente. Il posto di Farina sarà preso da Silvia Rovere, presidente di Assoimmobiliare e specializzata nel private equity, nella finanza immobiliare e nel risparmio gestito.
L’8 maggio si sosterrà l’assemblea dei soci per il via libera alla nuova lista di amministratori che comprende: Silvia Rovere (presidente); Matteo del Fante (ad); Wanda Ternau (consigliere); Matteo Petrella (consigliere); Paolo Marchioni (consigliere); Valentina Gemignani (consigliere). Poste Italiane è controllata dallo Stato attraverso la partecipazione del MEF per il 29,26% del capitale e di Cassa Depositi e Prestiti per il 35%.