Sostenute dal manifatturiero cinese, le borse europee viaggiano sopra la parità
E’ il giorno di Christine Lagarde alla Bce e le borse europee la accolgono con acquisti diffusi su tutti i listini azionari, compresa Piazza Affari. Anche i mercati asiatici hanno scambiato sopra la parità complice l’indice manifatturiero Pmi cinese, che si mantiene sopra i 50 punti per un valore a ottobre pari a 51,7 punti, superiore alle attese e al 51,4 di settembre. Nel vecchio continente non ci sono dati macroeconomici di rilievo mentre sul mercato valutario il dollaro, pur sotto pressione per la debolezza attesa dei dati sul lavoro che verranno pubblicati nel pomeriggio, tiene nel cambio con l’euro, ignorando così il via libera del Congresso all’impeachment nei confronti di Donald Trump che ha commentato su Twitter: “La più grande caccia alle streghe della storia”. Sempre dagli Stati Uniti arriva la notizia di colloqui telefonici in corso tra Usa e Cina per discutere i dettagli della prima fase dell’accordo commerciale, da siglare al vertice Apec a metà novembre (sede ancora da decidere dopo il passo indietro del Cile a causa delle tensioni in corso).
Petrolio a 54 dollari al barile, continua a correre l’oro dopo aver superato i 1.500 dollari l’oncia. Bund ancora in area -0,4%.
EQUITY
Dax 12.915 (+0,37%)
Francoforte viaggia nei valori della vigilia, in area massimi dell’anno aggiornati il 28 ottobre scorso a 12.986 punti con supporti a quota 12.820.

Grafico Dax by TradingView
Ftse Mib 22.814 (+0,54%)
Nuovi massimi dell’anno per Piazza Affari, la migliore tra le borse europee in mattinata, che sfonda la soglia dei 22.800 punti come non succedeva da 18 mesi, era il 28 maggio 2018. Il record del 2019 ora è aggiornato a 22.819 punti. Negli ultimi 30 giorni il listino milanese ha guadagnato l’8%. In luce i comparti materie prime, costruzioni e tecnologia, con Tenaris e Atlantia sugli scudi dopo tre ore di contrattazioni nelle borse europee. Prese di beneficio su Fca dopo i quasi 20 punti percentuali guadagnati nelle ultime due sedute. Spread stabile tra i 130 e i 135 punti base.
Cac 40 5.752 (+0,39%)
Positiva ma al di sotto dei valori della vigilia, in cui ha registrato un -0,6% appesantito dalle perdite di Peugeot, -12,8% dopo l’annuncio di fusione con Fca, non prima che il listino parigino segnasse il nuovo massimo degli ultimi undici anni a 5.778 punti.
Ibex 9.277 (+0,22%)
Impulso rialzista in corso con la seduta odierna dopo i 9.208 punti della vigilia, minimi da metà ottobre. Madrid si conferma la più debole tra le borse europee, unica a non aver aggiornato ancora i massimi del 2019 raggiunti ad aprile.
VALUTE
Dollaro sotto pressione come detto, l’indice della valuta statunitense sta registrando il suo quinto giorno consecutivo di perdite, seppur lievi. La prevista debolezza dei dati sul lavoro negli Stati Uniti, rilasciati nel primo pomeriggio, potrebbe essere un ulteriore fattore negativo per la valuta americana. Venti contrari stanno soffiando anche sul fronte commerciale: al di là dei colloqui telefonici in corso, emergono notizie di crescente scetticismo tra i funzionari cinesi in merito al raggiungimento di una prima fase di un accordo commerciale tra la Cina e gli Stati Uniti questo mese. “Non sorprende quindi vedere il dollaro perdere terreno contro lo yen, l’euro e la sterlina e alcuni investitori temono ulteriori perdite. Queste paure si materializzeranno se i dati americani (NFP) forniranno un numero inferiore alla già anemica previsione di 89.000″ ha commentato Ricardo Evangelista, Analista Senior di ActivTrades. Pound britannico tonico anche nei confronti della moneta unica, con un guadagno dello 0,1% in scia ai buoni dati che arrivano dall’indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero: i 49,6 punti di ottobre battono attese (48,1) e valori di settembre (48,3).
Euro Dollaro 1,1148 (-0,02%). Euro Sterlina 0,8607 (-0,09%). Euro Franco Svizzero 1,1001 (+0,01%).

Grafico Dollar Index by TradingView
MATERIE PRIME
Il petrolio si conferma debole dopo aver sfondato i supporti alla vigilia scivolando sotto i 54 dollari al barile è in lieve ripresa, +0,3% a quota 54,3 %. L’oro invece sta estendendo la sua ripresa in vista dei dati sul lavoro negli Stati Uniti: a tre ore dall’inizio delle contrattazioni delle borse europee viene scambiato a 1.510 dollari l’oncia. “I rendimenti dei bond stanno diminuendo e l’appetito degli investitori per il lingotto è in aumento ed ora il prezzo sta puntando la prossima resistenza chiave a $ 1,520 -spiega Carlo Alberto De Casa, Capo Analista ActivTrades-. Questa ripresa sta confermando la forza del metallo giallo, con il picco di settembre ormai nel raggio d’azione e che potrebbe diventare un nuovo potenziale obiettivo nel caso in cui i mercati azionari mostrino debolezza”. Rame alla terza seduta negativa consecutiva dopo i picchi a 2,69 raggiunti il 29 ottobre scorso: per il metallo rosso -0,17% a 2,63 dollari per libbra.

Grafico Oro by TradingView
TASSI D’INTERESSE
E’ stabile il bund tedesco che rende ancora lo 0,4% in una lateralità avviata a metà del mese di ottobre. Btp decennale ancora sopra lo 0,9% con lo spread stabile sotto i 135 punti base. La manovra economica, seppur a rilento, sta viaggiando verso l’impianto definitivo, mentre la maggioranza di governo, seppur non senza stilettate tra Pd, Italia Viva e M5S, per il momento, resta in piedi.