Recordati compra Eusa Pharma per 750 milioni, cosa dice analisi azioni?

Recordati compra Eusa Pharma per 750 milioni, cosa dice analisi azioni?

Recordati compra Eusa Pharma per 750 milioni, cosa dice l'analisi grafica delle azioni?

Recordati fa leva sulla liquidità propria e su un finanziamento ponte interamente sottoscritto da JP Morgan e Mediobanca. Conferma la politica dei dividendi e prevede che il gruppo inglese contribuirà nel 2023 con ricavi per oltre 150 milioni e un ebitda di 50 milioni.

 

Recordati ha firmato l’accordo per acquisire Eusa Pharma, società farmaceutica con sede nel Regno Unito specializzata nelle malattie rare e oncologiche di nicchia e controllata da fondi gestiti da EW Healthcare Partners. L’enterprise value dell’operazione è di 750 milioni di euro, che Recordati finanzierà tramite liquidità in cassa e grazie a un finanziamento ponte interamente sottoscritto da JP Morgan e Mediobanca.

Eusa Pharma, con oltre 200 addetti, è stata fondata nel 2015 diventando in pochi anni un gruppo farmaceutico con un portafoglio di quattro prodotti nel segmento delle malattie oncologiche rare e di nicchia per circa 130 milioni di euro di ricavi netti nel periodo giugno 2020-giugno 2021. L’indebitamento netto, alla stessa data, era di 26 milioni di euro. L’operazione fornirà a Recordati un portafoglio di prodotti farmaceutici per le malattie rare che il gruppo italiano prevede contribuirà nel 2023 con ricavi per oltre 150 milioni di euro e un ebitda pari a circa 50 milioni. Nel 2022-2023 i costi non ricorrenti, derivanti dal trasferimento di tecnologie produttive e dalle spese relative all’acquisizione e all’integrazione, sono stimati in 35 milioni. Recordati prevede che il portafoglio prodotti di Eusa raggiunga un picco di vendite totali annue di circa 250 milioni di euro, compresa la potenziale approvazione di Qarziba negli Stati Uniti, con un margine ebitda in linea con l’attuale redditività media del segmento delle malattie rare.

Il closing è soggetto alle autorizzazioni regolamentari e dovrebbe avvenire nella prima metà del 2022. L’operazione non modifica la politica dei dividendi di Recordati, che conferma il payout ratio al 60% dell’utile netto consolidato.
Il presidente Andrea Recordati ha spiegato che “l’acquisizione di Eusa Pharma rappresenta un’eccellente opportunità per espandere e rafforzare il nostro portafoglio con prodotti ad alto potenziale di crescita in un’area terapeutica nuova e poco servita, fornendo una piattaforma per una possibile futura espansione in queste aree”. Eusa Pharma “vanta un’infrastruttura commerciale altamente efficiente, una profonda competenza nella sue aree terapeutiche e un’organizzazione con una solida cultura incentrata sul paziente”, il commento finale di Robert Koremans, amministratore delegato di Recordati.

 

Analisi grafica: discesa quotazioni ultimo mese potrebbe non esser finita

Il titolo Recordati sembra essere impostato al ribasso nel breve termine, anche grazie alla performance molto negativa registrata nella seduta di ieri (-1,95%). Dopo un’apertura in gap down, infatti, le quotazioni hanno intrapreso fin da subito un andamento fortemente ribassista che le ha portate a realizzare un minimo sul livello 50 (area di supporto e resistenza già lavorati nel settembre dello scorso anno), per poi invertire drasticamente la rotta fino a chiudere a quota 51,20, riducendo buona parte delle perdite intraday.

E’ possibile che il minimo toccato ieri abbia arrestato la discesa che caratterizza le quotazioni da inizio anno, ma è ancora prematuro prevederne un’inversione di tendenza senza assistere prima ad un rimbalzo più concreto. Al limite, per i più ottimisti, si potrebbe pensare ad una risalita dei corsi di breve respiro (una o due sedute al massimo) per andare a ricoprire il sopramenzionato gap rimasto ancora aperto sul livello 52,20.

L’impostazione grafica, infatti, vede i prezzi stazionare al di sotto dell’indicatore Supertrend mentre sia l’indicatore Parabolic Sar che la media mobile a 25 sono diventati ribassisti da poco. Anche l’indicatore Macd ha appena incrociato il proprio Signal. Inoltre, è da segnalare come l’indicatore RSI sia posizionato nell’area di “ipervenduto” vicino al livello 29. Dal punto di vista operativo, pertanto, l’ingresso in posizioni long è consigliabile solo al superamento del livello 51,78 con target nell’intorno dei 53,56 euro, mentre le posizioni ribassiste potranno essere aperte solo alla violazione di quota 50 con obiettivo molto vicino al livello 48,60.

 


L’andamento di breve termine del titolo RECORDATI

AUTORE

Alessandro Aldrovandi

Alessandro Aldrovandi

Alessandro Aldrovandi, trader specializzato nella negoziazione per conto proprio di futures, azioni ed ETF, italiani ed esteri, sia con strategie discrezionali che quantitative. È autore di alcune pubblicazioni sulle tecniche di trading, organizza periodicamente corsi di formazione ed è stato più volte relatore nei principali convegni dedicati alla finanza e agli investimenti sia in Italia che all’estero. Interviene spesso nelle trasmissioni televisive sul canale finanziario ClassCNBC e pubblica articoli per varie testate giornalistiche. Offre anche servizi di consulenza generica.

ARTICOLI CORRELATI