Cosa fare in Borsa con le azioni Iveco? Vediamo il quadro tecnico partendo dalle parole di Gerrit Marx di poche settimane fa. “Iveco Group accelera. Ciò è possibile grazie alle solide basi che abbiamo posto nel 2022, il nostro primo anno di attività, e alla trasformazione strategica che abbiamo portato avanti lo scorso anno, il 2023″. Ad affermarlo in occasione dell’assemblea degli azionisti è stato l’ormai ex CEO Gerrit Marx, passato qualche giorno dopo a guidare CNH Industrial. In occasione del meeting dei soci chiamato ad approvare i conti del 2023 il manager aveva sottolineato come nel recente Capital Markets Day tenutosi a Torino a marzo “alla fine del 2023 avevamo già raggiunto i nostri obiettivi chiave per il 2026, o eravamo in vantaggio rispetto alla traiettoria precedente”. In quell’occasione la società aveva migliorato la guidance 2024, indicando in 920-970 milioni l’Ebit adjusted e prevedendo una crescita del 20% ricavi al 2028.
“Dietro questa ottima performance c’erano le nostre business unit, ciascuna focalizzata sul soddisfare la domanda dei clienti, monitorando da vicino la generazione di profitti e la gestione della liquidità, attraverso uno stretto controllo sulla catena di fornitura – ha spiegato Marx – Abbiamo costantemente accelerato il tasso di completamento dei nostri prodotti non finiti e la consegna del nostro portafoglio ordini. E abbiamo ottenuto risultati finanziari solidi, migliorando la nostra guidance finanziaria trimestre dopo trimestre per riflettere la salute finanziaria del gruppo. Nel complesso abbiamo registrato risultati positivi in tutti i nostri principali indicatori di performance”.
Azioni Iveco: quotazioni in ribasso puntano verso il supporto sul livello 10,535
Il titolo Iveco sembra essere impostato al ribasso nel breve termine, anche grazie alla performance negativa registrata nella seduta di ieri (-0,78%). Dopo un’apertura in linea con la chiusura precedente, infatti, le quotazioni hanno intrapreso fin da subito un andamento fortemente ribassista che le ha portate a realizzare un minimo sul livello 11,345, per poi andare a chiudere sul finale non distante a quota 11,405.
Dopo il massimo storico toccato lo scorso 9 aprile sul livello 14,800, l’azione ha drasticamente invertito la propria rotta con un violento movimento ribassista posizionandosi al di sotto di una ben delineata trendline discendente, senza mai effettuare alcun rimbalzo degno di nota, fino alle quotazioni attuali. Negatività accentuata anche da un gap down (subito ricoperto nell’intraday) nonché dal comportamento tenuto da Iveco Group nelle ultime quattro giornate consecutive in calo.
A dispetto degli ottimi fondamentale della società, al momento l’analisi grafica non permette di individuare segnali o pattern di inversione, per cui l’ipotesi più accreditata è quella che prevede una ulteriore discesa dei corsi almeno fino al primo supporto individuabile a quota 10,535 (minimo del 20 febbraio). Solo a quel punto si dovrebbe assistere ad un primo tentativo di rimbalzo che riporti i prezzi verso l’area 11,500 dove transita la linea di tendenza che ha accompagnato il ribasso nel mese di aprile.
Dal punto di vista operativo, pertanto, l’ingresso in posizioni long è da sconsigliare in quanto adesso non porterebbe alcun beneficio duraturo, mentre le posizioni ribassiste potranno essere aperte già alla violazione di quota 11,345 con obiettivo molto vicino al livello 10,535. L’impostazione algoritmica, infatti, vede i corsi stazionare al di sotto dell’indicatore Supertrend mentre sia l’indicatore Parabolic Sar che la media mobile a 25 sono diventati negativi a inizio aprile. Anche l’indicatore Macd ha appena incrociato il proprio Signal. Inoltre, è da segnalare come l’oscillatore RSI sia posizionato nell’area di “neutralità” vicino al livello 34.
L’andamento di breve termine del titolo IVECO GROUP