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Azioni Maire verso i 10 euro dopo il nuovo accordo in Cina?

Sede centrale di Maire a Milano con skyline della città sullo sfondo, simbolo di ingegneria e innovazione nel settore industriale e infrastrutturale.

A Piazza Affari l’ultima seduta della settimana è all’insegna degli acquisti per le azioni Maire, che beneficiano del nuovo accordo firmato dalla società in Cina. La controllata Nextchem, operante nel settore della chimica verde, tramite Stamicarbon, licenziataria della tecnologia per i fertilizzanti azotati, è stata selezionata per fornire il process design package per ammodernare l’impianto di urea di Hulunbeier New Gold Chemical a Hulunbuir in Cina, sfruttando la sua tecnologia proprietaria NX Stami UreaTM. Il valore della commessa dovrebbe essere compreso tra i 5-15 milioni di dollari, con una marginalità attesa tra il 20-25%.

Nextchem integrerà il design proprietario Evolve Melt MP Flash, parte del portafoglio NX Stami Urea, per migliorare l’efficienza operativa e l’affidabilità con l’obiettivo di diminuire al minimo il consumo di vapore del processo. Dopo le attività di upgrade, la capacità dell’impianto dovrebbe raggiungere le 3.600 tonnellate metriche giornaliere con un incremento di circa il 26% e una riduzione prevista del 15% del vapore ad alta pressione. La commessa odierna ci conferma non solo l’efficacia della proposta tecnologica di Nextchem, sempre più leader globale nel fornire soluzioni ad alta efficienza energetica per l’industria dei fertilizzanti azotati, ma va a rafforzare la presenza del Gruppo nel Paese asiatico.

 

Azioni Maire: analisi tecnica e strategie operative

Andiamo ora a scoprire come si stanno comportando le azioni Maire sulla Borsa italiana. Con volumi al momento non eccezionali, è una seduta all’insegna degli acquisti, con i prezzi che transitano in area 9,40 euro. Con un’impostazione di fondo che rimane confermata al rialzo, l’eventuale superamento dei massimi odierni situati sui 9,5 euro dovrebbe aprire le porte a una continuazione degli acquisti fin verso i top di periodo situati sulla soglia dei 10 euro.

Il superamento di queste aree resistenziali, nelle cui vicinanze troviamo l’indicatore giornaliero del Supetrend, andrebbe a rafforzare la struttura grafica con prossimi obiettivi a 10,50-10,45 euro prima e successivamente i top degli ultimi 17 anni situati in area 10,9-11 euro. In questo contesto le eventuali prese di beneficio fin verso gli 8,5 euro, dove transita la trendline ascendente che parte dai minimi dello scorso mese di ottobre, potrebbero rappresentare delle nuove occasioni di acquisto.

Al contrario, la violazione dei livelli appena segnalati potrebbe essere sfruttata per aprire delle posizioni ribassiste di breve termine, con un primo obiettivo situato in area 8,20-8,15 euro, che rappresenta la parte alta di quel trading range che aveva ingabbiato i prezzi dal marzo dello scorso anno fino al mese di dicembre. La mancata tenuta di tali supporti dovrebbe far proseguire la discesa in direzione di 7,6-7,55 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile di lungo periodo. Nel caso si realizzasse questa ipotesi, fondamentale diventerebbe la tenuta di queste ultime aree per evitare una prosecuzione della fase correttiva fin verso la soglia dei 7 euro.

 

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AUTORE

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Pietro Origlia

Pietro Origlia, trader indipendente, ha iniziato ad interessarsi dei mercati finanziari all'inizio del 2000, facendone poi una professione tra il 2005-2006. Specializzato nel trading multiday (azioni, valute e materie prime) opera essenzialmente sul mercato italiano. Ha partecipato a vari eventi e manifestazioni in qualità di relatore. Dal 2017 è anche Giornalista Pubblicista. Da gennaio 2022 è entrato a far parte della redazione di Borsa&Finanza.

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