Bonus mamme 2026 potenziato: come funziona, chi ne ha diritto e le novità - Borsa&Finanza

Bonus mamme 2026 potenziato: come funziona, chi ne ha diritto e le novità

bonus mamme

Il Bonus mamme torna protagonista nelle politiche a sostegno delle famiglie. Il governo, attraverso il Documento programmatico di finanza pubblica, ha anticipato la volontà di confermare e potenziare l’agevolazione dedicata alle lavoratrici con figli. Si tratta di un contributo che oggi vale 40 euro al mese per ogni madre con requisiti specifici, e che dal 2026 sarà rafforzato con nuove risorse e modalità di erogazione.

La misura non è pensata soltanto per alleggerire le spese quotidiane, ma anche per incentivare la partecipazione femminile al mondo del lavoro e incoraggiare la natalità, temi che da tempo rappresentano una priorità per l’esecutivo.

Ma quali saranno le novità introdotte? Chi potrà accedere al contributo e in che modo l’Inps gestirà le domande? Proviamo a rispondere a queste domande per fare chiarezza.

 

In questo articolo:

 

  • Bonus mamme 2026: cosa prevede la misura attuale
  • Novità sul Bonus mamme: fondi, importi e modalità di pagamento
  • A chi spetta il Bonus mamme e come richiederlo all’Inps

 

Bonus mamme 2026: cosa prevede la misura attuale

Il Bonus mamme è un contributo economico introdotto per sostenere le lavoratrici con figli e con un reddito annuo da lavoro non superiore a 40mila euro. Attualmente prevede un’integrazione di 40 euro mensili per ogni mese lavorato, destinata a specifiche categorie di madri.

Le beneficiarie sono le donne con almeno due figli, titolari di contratto a tempo determinato o indeterminato, così come le lavoratrici autonome o libere professioniste, fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Per chi invece ha tre o più figli, il contributo è previsto fino al compimento del diciottesimo anno del figlio minore.

L’agevolazione non si applica automaticamente, ma va richiesta all’Inps attraverso i canali telematici dedicati. Una volta accettata la domanda, il beneficio viene riconosciuto in busta paga o come accredito diretto, in base alla situazione lavorativa della richiedente.

 

Novità sul Bonus mamme: fondi, importi e modalità di pagamento

Il governo ha deciso di non limitarsi alla conferma della misura, ma di rafforzarla in maniera significativa. Con il decreto-legge del 30 giugno 2025, n. 95, sono stati stanziati ulteriori 180 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi ai 300 milioni già previsti dalla legge di bilancio, portando il totale delle risorse disponibili a 480 milioni di euro.

Cosa comporta questo incremento? Innanzitutto la certezza che tutte le domande ammissibili potranno essere soddisfatte, evitando i rallentamenti che in passato hanno rallentato le procedure. Inoltre, cambia la modalità di erogazione: il contributo, pari a 40 euro al mese, non sarà più riconosciuto soltanto mese per mese, ma potrà arrivare in un’unica soluzione a dicembre, con un accredito netto di 480 euro, esente da tasse e contributi.

Il beneficio resta escluso dal calcolo dell’Isee, dettaglio che lo rende particolarmente appetibile per le famiglie già beneficiarie di altre agevolazioni. Per le madri con tre o più figli con contratto a tempo indeterminato, continueranno anche gli incentivi già previsti dalla manovra 2025 e confermati fino al 2026.

 

A chi spetta e come richiederlo

Il Bonus mamme è riservato alle lavoratrici con redditi da lavoro complessivi inferiori a 40.000 euro annui. L’accesso è consentito sia alle dipendenti pubbliche e private, sia alle autonome e professioniste con partita Iva. Il requisito fondamentale è la presenza di almeno due figli, con differenze legate all’età del più piccolo: dieci anni per le madri con due figli e diciotto anni per chi ne ha tre o più.

Per ottenere il contributo sarà necessario presentare domanda all’Inps, che ha predisposto un servizio telematico dedicato. La richiesta dovrà essere effettuata personalmente dalla lavoratrice interessata, inserendo i dati anagrafici e i riferimenti relativi ai figli. Una volta inoltrata la domanda, l’Istituto provvederà alle verifiche e, in caso di esito positivo, erogherà l’importo spettante entro i tempi stabiliti.

AUTORE

Picture of Achiropita Cicala

Achiropita Cicala

Giornalista e Seo Copywriter dal 2021. Laureata in Economia Applicata, ha consolidato le conoscenze in materia presso vari studi commerciali, per poi dedicarsi al giornalismo web. Ha lavorato in diverse testate editoriali online (Blastingnews.com, Trend-online.com, Money.it, Ftaonline.com, etc.), occupandosi della redazione di articoli e notizie a carattere economico (finanza personale, mercati, risparmio, pensioni, fisco e tasse, lavoro, previdenza sociale, diritto).

ARTICOLI CORRELATI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *