Buoni fruttiferi postali 3x2: cosa sono, come funzionano e quanto rendono - Borsa&Finanza

Buoni fruttiferi postali 3×2: cosa sono, come funzionano e quanto rendono

Una risparmiatrice sottoscrive i Buoni fruttiferi postali 3x2

I titolari di un libretto di risparmio ordinario o smart di Poste Italiane e i correntisti che accumulano liquidità sul conto corrente BancoPosta hanno la possibilità di far maturare i propri risparmi con i Buoni fruttiferi postali 3×2, uno dei prodotti di investimento dell’istituto guidato dall’amministratore delegato Matteo Del Fante. Ma come funzionano di preciso questi BFP, che durata hanno e quanto rendono a chi li sottoscrive?

 

Buoni fruttiferi postali 3×2: cosa sono e come funzionano

Emessi da Cassa Depositi e Prestiti, collocati in esclusiva da Poste Italiane e garantiti dallo Stato, i BFP 3×2 sono uno strumento indirizzato a chi vuole risparmiare in tranquillità nel medio-lungo periodo e investire fino a 6 anni. Questi buoni, infatti, garantiscono rendimenti fissi crescenti nel tempo perché gli interessi iniziano a maturare già alla fine del primo triennio dall’apertura. Non è previsto un costo per la sottoscrizione o per il rimborso, salvo gli oneri fiscali.

La sottoscrizione è semplice. Il cliente può scegliere i classici Buoni cartacei oppure i moderni Buoni dematerializzati. I 3×2 si possono comprare di persona negli uffici postali su tutto il territorio nazionale (portando un documento d’identità in corso di validità e il codice fiscale) e tramite i canali online, ovvero il sito ufficiale di Poste.it (accedendo da utente registrato nell’area personale MyPoste dell’home banking con nome utente e password) e l’app BancoPosta.

 

Il rendimento e la durata dei BFP 3×2

La durata dei BFP 3×2 è appunto di 6 anni dalla data di sottoscrizione. Il buono scade al termine del periodo di durata e dal giorno successivo diventa infruttifero. Il risparmiatore può scegliere l’importo da sottoscrivere anche in piccole somme, partendo da un minimo di 50 euro (e multipli) fino a un massimo di 1 milione di euro al giorno. Questi buoni fruttiferi sono soggetti ad una tassazione agevolata del 12,50% sugli interessi e sono esenti sia dall’imposta di successione che dall’imposta di bollo, in quest’ultimo caso se l’importo non supera complessivamente i 5.000 euro. In caso contrario, l’aliquota è dello 0,20% annuo sul capitale investito.

Dal 28 dicembre 2023, i Buoni fruttiferi postali 3×2 (serie TF106A231228) garantiscono un rendimento annuo lordo dell’1,25% (netto 1,10%) al compimento del terzo anno e del 2,25% (netto 1,98%) a scadenza, ovvero a 6 anni dalla sottoscrizione. Il tasso nominale annuo lordo è dell’1,25% dal primo al terzo anno e del 3,26% dal quarto al sesto.

C’è quindi la possibilità di chiedere il rimborso del capitale investito anche dopo 3 anni con il riconoscimento degli interessi maturati, entro il termine di prescrizione. A proposito di prescrizione, scatta a 10 anni dalla data di scadenza del buono. In tal caso, le somme relative al capitale investito e agli interessi maturati non sono più rimborsabili.

Per fare un esempio, l’investitore che richiede il rimborso prima del compimento del terzo anno non ottiene gli interessi, che invece scattano (fino al terzo anno) e sono riconosciuti se la richiesta di rimborso arriva al quarto anno. Un risparmiatore che il 1° marzo 2024 compra buoni per 2.500 euro senza chiedere il rimborso dopo tre anni, dal 2 marzo 2030 (data della scadenza) avrà 2.812,43 euro di rimborso netto, ossia il capitale investito e gli interessi previsti al netto della ritenuta fiscale.

Naturalmente prima di sottoscrivere i BFP 3×2, come qualsiasi altro prodotto finanziario, è fondamentale consultare sempre tutte le principali condizioni economiche riportate nel foglio informativo, disponibile sul sito ufficiale di Poste Italiane ai sensi della normativa in materia di trasparenza delle operazioni e servizi bancari. In questo documento sono presenti i dati specifici del prodotto, la panoramica completa dei tassi e le indicazioni sui rischi.

AUTORE

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Alessandro Zoppo

Ascolta musica e guarda cinema da quando aveva 6 anni. Orgogliosamente sannita ma romano d'adozione, Alessandro scrive per siti web e riviste occupandosi di cultura, economia, finanza, politica e sport. Impegnato anche in festival e rassegne di cinema, Alessandro è tra gli autori di Borsa&Finanza da aprile 2022 dove si occupa prevalentemente di temi legati alla finanza personale, al Fintech e alla tecnologia.

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