Piazza Affari snobba le elezioni, mentre lo spread scende a 140 punti base

PIAZZA AFFARI SNOBBA ELEZIONI, MA LO SPREAD SCENDE A 140

piazza affari

Piazza Affari indebolita dall’allarme mondiale per il coronavirus, mentre lo spread si contrae, confortato dal risultato elettorale. Spiccano Poste e Italgas

Il risultato delle regionali in Emilia Romagna e Calabria regalano un profondo ribasso al titolo decennale italiano, con il rendimento che scivola a 1,05 per cento (-13,81) portandosi ai livelli dello scorso novembre. Lo spread tra il btp italiano e il bund tedesco va a 140 punti base, testando anche qui i livelli di novembre 2019. Pone l’accento sul futuro dell’alleanza Pd-M5S, Raffaella Tenconi, ADA Economics, che nell’approfondimento dedicato all’Italia ha scritto: “Le elezioni sono più probabili nel 2021 rispetto a quest’anno. È difficile dire se il Governo riuscirà a concludere molto nel prossimo anno: il PD vorrà accelerare per consolidare il suo vantaggio, mentre il M5S, specialmente senza la guida politica di Di Maio, potrebbe non collaborare”.

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Grafico spread btpbund by TradingView

Il Ftse Mib non festeggia i risultati elettorali e prende tempo per capire l’impatto che avranno sulla maggioranza di Governo, vero enigma della giornata. Piazza Affari apre a 23.713 e, dopo un’ora di contrattazione, recupera portandosi a 23.850, rimanendo però in flessione di oltre mezzo punto percentuale. L’indice principale sconta la negatività che si è abbattuta sulle Borse mondiali, in seguito anche all’aumento di casi di infezione del coronavirus. Gli altri indici europei sono intonati al ribasso, complice anche la contrazione dell’indice Ifo tedesco.

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Grafico Ftse Mib by TradingView

Debole anche l’euro che nel cambio contro il dollaro americano rimane a 1,1019, in frazionale ribasso. Questa settimana ci sarà la riunione della Federal Reserve e ci si aspetta più volatilità sul cambio, soprattutto in relazione alle parole che pronuncerà Jerome Powell.

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Grafico eur/usd by TradingView

TITOLI PEGGIORI

A spingere in ribasso le contrattazioni, soprattutto i titoli industriali che temono per le esportazioni e i titoli del lusso, settore particolarmente colpito dall’emergenza del coronavirus. CNH Industrial lascia sul terreno il 3,15 per cento, portandosi a 9,27 euro, soffre Moncler a 39,45 (-3,06 per cento) nonostante la stagionalità positiva per il produttore di piumini di lusso, così come Salvatore Ferragamo (17,03 -2,49 per cento) e Juventus, la cui sconfitta con il Napoli gli costa -2,29 per cento in Borsa.

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Grafico CNH Industrial by TradingView

TITOLI MIGLIORI

In controtendenza i titoli non orientati all’export, come Poste Italiane che guadagna 1,50 per cento (10,76 euro), Italgas a 5,90 (+1,69 per cento) e alcuni titoli bancari come Ubi Banca (+0,75 per cento a 2,80) e Banco Bpm (+0,72 per cento a 1,96 euro).

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Grafico Poste Italiane by TradingView

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