Gran Bretagna: segnali di cedimento dell'economia

REGNO UNITO: SEGNALI DI CEDIMENTO DELL’ECONOMIA

gran bretagna

Pil mai così debole negli ultimi sette anni. Male la produzione industriale e manifatturiera

 

Segnali negativi dall’economia della Gran Bretagna nel giorno in cui la sterlina scende per la prima volta sotto l’1,3 nel cambio con il dollaro dal 27 dicembre scorso in scia alle dichiarazioni del membro del Comitato di politica monetaria (MPC) della Banca d’Inghilterra Gertjan Vlieghe, che ha lasciato intendere di poter votare per un taglio dei tassi di interesse alla prossima riunione della BoE se i prossimi dati non suggeriranno un rimbalzo per l’economia del Regno Unito. Perché proprio nella giornata di oggi produzione industriale e manifatturiera hanno segnato un deciso passo indietro, così come anche le previsioni del Prodotto Interno Lordo.

 

Crescita più debole degli ultimi sette anni

A novembre l’economia della Gran Bretagna segna il passo e cresce al ritmo annuo più debole degli ultimi sette anni, con l’incertezza politica che ha pesato sulle imprese e sui consumatori britannici alla fine del 2019. I dati ufficiali appena diffusi mostrano che il Pil del Regno Unito si e’ contratto dello 0,3% a novembre mentre il dato anno su anno ha registrato un progresso dello 0,6%, per la più debole espansione da giugno 2012, in calo rispetto alla crescita annuale dell’1% in ottobre, rivista al rialzo rispetto ai dati precedenti. Guardando ai tre mesi a novembre, l’economia e’ cresciuta dello 0,1% rispetto ai precedenti tre mesi e dello 0,9% su anno.


Grafico crescita Pil Gran Bretagna a novembre su base mensile by TradingEconomics

 

Delude la produzione industriale

La produzione industriale in Gran Bretagna e’ scesa dell’1,2% a novembre rispetto al mese precedente, con un calo annuo dell’1,6%. Valori nettamente inferiori alle attese che stimavano una variazione mensile piatta e un calo più contenuto su base annuale. Negativ anche la produzione manifatturiera, scesa dell’1,7%, riflettendo in parte la chiusura delle fabbriche automobilistiche per evitare interruzioni dell’approvvigionamento intorno alla scadenza della Brexit, ora posticipata, del 2% su anno, anche i questo caso ben oltre le attese. La produzione industriale e’ stata rivista a +0,4% ad ottobre con un -0,6% annuo.


Grafico Produzione Industriale Gran Bretagna novembre by TradingEconomics

 

Crollo del manifatturiero: mai così male da dicembre 2018

Su base annua, la produzione manifatturiera è crollata del 2%, a seguito di un calo dello 0,3% rivisto al ribasso in ottobre. Deluse le aspettative di mercato (-1,7%), si tratta del declino annuale  più forte da dicembre 2018. Su base mensile, la produzione è diminuita dell’1,7%, peggior dato da aprile e secondo calo maggiore da giugno 2012. Le previsioni avevano stimato un calo dello 0,3%. I principali contributi al ribasso sono arrivati ​​dall’industria automobilistica, dei rimorchi e dei semirimorchi (-6,1%), influenzat, come detto, dalle chiusure delle fabbriche nel mese di novembre. Diffusa debolezza da prodotti chimici (-4,7%) e cibo, bevande e tabacco (-1,8%), in particolare per la caduta delle esportazioni di bevande alcoliche (-4%).


Grafico Gran Bretagna Produzione Manifatturiera novembre su base mensile by TradingEconomics

 

Crollano le importazioni: bilancia commerciale giù

Il disavanzo commerciale della Gran Bretagna si e’ ridotto drasticamente a novembre con un calo delle importazioni di quasi il 12%. Il deficit si è dimezzato a 5,3 miliardi di sterline e gli scambi con i paesi extra Ue hanno registrato un surplus per la prima volta da quando sono iniziate le registrazioni nel 1998. Le attese erano per un deficit di 11,9 miliardi e il dato di ottobre è stato rivisto al ribasso di circa 4 mld, a 10,9 miliardi.


Grafico Bilancia Commerciale Gran Bretagna Novembre by TradingEconomics

 

Reazioni del mercato

Dalle 23 della vigilia alle 11 del mattino della seduta odierna, e quindi nel giro di 12 ore, la sterlina ha perso quasi lo 0,8% nei confronti del dollaro, scendendo a un minimo intraday di 1,2961, al di sotto di quota 1,3 per la prima volta negli ultimi 17 giorni. Alla chiusura dei mercati del vecchio continente il pound prova a risalire, ma rimane in rosso dello 0,57% a 1,2988, per un trend che nel breve periodo si conferma positivo ma leggermente negativo nel lungo periodo.


Grafico Sterlina Dollaro m15 by TradingView

AUTORE

Redazione

Redazione

Composta da professionisti dell’informazione finanziaria di lungo corso, la redazione di Borsa&Finanza segue in modo trasversale i contenuti offerti dal portale. Oltre a seguire le news e le novità più importanti del panorama finanziario italiano e internazionale, il team dedica ampio spazio a realizzare guide e approfondimenti educational utili a migliorare le conoscenze degli investitori sia sul fronte della finanza personale che su quello degli investimenti, spiegando strutture, funzionamento, pregi e difetti dei diversi strumenti finanziari presenti sul mercato.

ARTICOLI CORRELATI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *