Borse europee, avvio debole. Usa e Cina verso nuovo round

BORSE EUROPEE, AVVIO DEBOLE. USA E CINA: NUOVO ROUND

borse europee

Pesano sulle borse europee le tensioni geopolitiche tra Turchia e Siria, con l’ok di Trump

 

Usa e Cina. Nuovo round. Nel fine settimana è prevista la ripresa dei negoziati. E questo per le borse europee vuol dire una parola sola. Prudenza. La partenza è debole, complice la tensione geopolitica che aumenta dopo il via libera di Donald Trump al ritiro delle truppe a difesa delle forze curde all’invasione della Siria del nord da parte della Turchia e, a livello macroeconomico, i dati provenienti dalla Germania che ne confermano il forte rallentamento. Occhio anche all’indice di fiducia degli investitori in Eurozona, che aggiorna i minimi da aprile 2013. Anche dall’Italia non arrivano buone notizie: la nota mensile sull’economia dell’Istat conferma la fase di estrema debolezza. In aggiunta, per Confindustria siamo un paese in bilico, che rischia la recessione.

Euro Dollaro stabile a 1,0970 nei valori della seduta di venerdì. Petrolio in leggero rialzo appena sopra i 53 dollari, oro in barra neutrale, ancora a 1.500 dollari l’oncia.

EQUITY

Dax 11.996 (-0,14%)
Come anticipato, gli ordini alle fabbriche tedesche ad agosto viaggiano ancora in territorio negativo: il -0,6% su base mensile è peggiore della contrazione prevista dagli analisti, -0,3%, ma miglior rispetto al dato di luglio: -2,1%. Dopo due ore e mezza di contrattazioni, Francoforte scivola sotto la soglia dei 12.000 punti ma tocca anche un massimo intraday di 12.046, sufficiente per un nuovo impulso rialzista.

Grafico Dax by TradingView


Ftse Mib 21.410 (-0,28%)
A pesare su Piazza Affari la nota di aggiornamento dell’Istat, secondo cui la debolezza economica proseguirà. Inoltre, la Legge di Bilancio 2020 sarà la più restrittiva dai tempi del governo Letta. Questa è la previsione di Confindustria, a causa della precedente manovra e della forte ipoteca lasciata sui conti pubblici. A livello grafico prevale ancora il lieve impulso rialzista del 3 ottobre scorso.

Cac 40 5.477 (-0,2%)
Riserve asset totali francesi a settembre attestate a 177.969 milioni di euro, dato inferiore a quello di agosto, pari a 181.918 milioni. Si tratta di asset denominati in valuta estera, controllate dalle autorità bancarie per il rispetto della bilancia dei pagamenti. Si tratta di un dato in grado di mostrare un quadro completo, su base mensile, riguardo alle azioni a prezzo di mercato, transazioni, valute estere e rivalutazioni di mercato e altre variazioni di volumi.

Ibex 8.943 (-0,21%)
Scivola di 8 punti l’indice spagnolo dei consumatori: 80,7 a settembre dall’86,0 rilevato nel periodo precedente. L’andamento della piazza di Madrid è allineato alle altre borse europee ed è l’unico indice, al momento, senza impulso rialzista dopo i rossi dei giorni scorsi.

VALUTE
Minimo intraday per l’Euro Dollaro a 1.0961 subito dopo la pubblicazione dell‘indice di fiducia dei consumatori dell’Eurozona: a ottobre -16,8. Il dato è peggiore del -13 atteso e del -11 di settembre, oltre a segnare il record negativo da aprile 2013. Mezzora dopo il rimbalzo, che riporta il cambio tra moneta unica e biglietto verde in area 1,0975. Euro che prosegue il suo rialzo, seppur lieve, nei confronti della sterlina: nelle ultime undici sedute il trend è positivo, portandosi da 0,8785 a 0,8915. ;Moneta unica in recupero anche nei confronti del Franco Svizzero.

Euro / Dollaro 1,0975 (-0,01%). Euro / Sterlina 0,8916 (+0,2%). Euro / Franco Svizzero 1,0906 (-0,17%)


Grafico Euro Dollaro trenta minuti by TradingView

MATERIE PRIME

Il petrolio, appena sopra i 53 dollari al barile, cerca di mantenere i livelli del rimbalzo della vigilia dopo il crollo di giovedì a seguito dei dati macro americani deludenti. Oro sui 1.500 dollari l’oncia con congestione di barre dalla seduta di giovedì, anche se gli analisti insistono nella previsione del raggiungimento dei 1.600 entro la fine del 2019. In lieve ribasso il rame, a 2,55 dollari per libbra, in calo dello 0,5%.


Grafico Petrolio by TradingView

TASSI D’INTERESSE
Si mantengono in area -0,6% i bund decennali tedeschi, in area minimi dal 24 settembre scorso. Stabile a 0,81% il rendimento dei Btp decennali, nononstante i dati negativi che arrivano da Istat e Confindustria nel giorno in cui prendono il via i lavori parlamentari sulla Nadef.

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Redazione

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