“La pazienza è la più eroica delle virtù, giusto perché non ha nessuna apparenza d’eroico”. Giacomo Leopardi, nello Zibaldone, sviluppa un concetto tradotto nel proverbio “La pazienza è la virtù dei forti”. Lo sanno bene i professionisti del risparmio, consulenti e asset manager, che con la loro esperienza e conoscenza cercano di farlo capire ai risparmiatori. Fare gli eroi sui mercati finanziari non serve. Per incrementare il proprio patrimonio bisogna saper aspettare, anche perché la vita si allunga e gli anni di inattività da coprire dopo il pensionamento aumentano. Pazienza, progresso e longevità sono i pilastri scelti da Assogestioni per costruire il prossimo Salone del Risparmio (#SdR25) che si svolgerà a Milano tra il 15 e il 17 aprile.
Sarà la quindicesima edizione, ospitata al centro congressi Allianz MiCo di Milano e conta già oltre 90 sponsor aderenti e oltre 15.000 visitatori attesi. Stime prudenti, visto che nel 2024 al Salone del Risparmio hanno partecipato oltre 20.000 persone.
I tre grandi temi del Salone del Risparmio 2025
“Il futuro del risparmio. Capitale paziente, progresso e longevità”. Il titolo dell’edizione 2025 del Salone del Risparmio non nasconde nulla dei temi che costituiranno il solco lungo cui si dipanerà la manifestazione, con le sue oltre 120 conferenze distribuite nelle 14 sale del MiCo. Tre concetti da porre alla base degli investimenti, oggi più di ieri.
““Il tema ruota intorno all’intersezione tra cambiamenti demografici e trasformazioni tecnologiche, e alle sfide che ne derivano”, spiega Fabio Galli, direttore generale di Assogestioni, precisando: “L’aumento delle aspettative di vita, la crescente spinta verso l’innovazione e le opportunità offerte dai mercati privati rappresentano temi centrali per il futuro del nostro settore. Il titolo del prossimo Salone rappresenta l’impegno di tutta la nostra industria a porsi come motore di cambiamento ed elemento di solidità nell’ambito di queste dinamiche sociali in rapida evoluzione”.
- Il Capitale paziente è il fondamento del successo negli investimenti e il suo ruolo diventa sempre più centrale per sostenere i mercati privati e affrontare le sfide economiche globali. Le strategie, secondo questo concetto, devono costruire valore futuro andando oltre il breve termine. È sempre più necessario in un contesto dove la volatilità aumenta e può spaventare.
- Il Progresso è qualcosa da sfruttare. Un facilitatore dell’investimento. Le nuove tecnologie, i nuovi mercati, gli strumenti innovativi per la gestione del risparmio rappresentano delle opportunità per chi investe i propri risparmi.
- La Longevità è un concetto che gli italiani conoscono bene. Quello che non sanno sono i rischi che comporta. L’aspettativa di vita media nel 2023 si è attestata a 83,8 anni secondo le rilevazioni di Eurostat. Se la pensione scatta intorno ai 65 anni, sono quasi venti anni di inattività da coprire con la pensione pubblica, che non basta, e i frutti del proprio patrimonio e dei propri risparmi. Il fenomeno demografico richiede un ripensamento del risparmio e della previdenza per garantire il benessere delle generazioni future in un mondo dove l’aspettativa di vita continua a crescere.
Il Rapporto Assogestioni-Censis alla sesta edizione
Il sesto Rapporto Assogestioni-Censis sulle abitudini finanziarie delle nuove generazioni, sviluppato in collaborazione con Nomisma, sarà uno dei punti di partenza dell’edizione 2025 del Salone del Risparmio. Alcuni spunti tratti dal quinto Rapporto, presentato a inizio mese, evidenziano la centralità dei tre temi che costituiscono i fondamenti di SdR2025:
- L’89,5% degli under 35 riesce ad accantonare denaro
- Il 53,5 dei giovani risparmia per sentirsi più sicuro nel quotidiano
- L’82,7% segnala il timore di subire perdita quando investe nei mercati finanziari
- Il 56,9% controlla spesso l’andamento degli investimenti, facendosi prendere da frenesia o panico
- Il 54,7% si fa condizionare da eventi improvvisi
- Il 44% è sensibile alla necessità di costruirsi una sicurezza nel tempo
- Il 35,1% è interessato a proposte di differenziazione del portafoglio
- Il 35,3% tende a seguire i comportamenti della maggioranza.