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Transizione energetica: i metalli fondamentali in un ETF

L'immagine presenta dei mucchietti di ossidi di terre rare, di vari colori, da tonalità diverse di grigio, al bianco, al nero e al giallo

La transizione energetica rappresenta una sfida epocale. Si tratta di un processo finalizzato a ridurre le emissioni di gas serra e contrastare il cambiamento climatico, ma richiede un massiccio impiego di risorse, in particolare di metalli strategici. Tra questi: rame, nichel, litio, cobalto e terre rare sono cruciali per la produzione di batterie, pannelli solari, turbine eoliche e infrastrutture di rete. Si prevede che la domanda di questi metalli aumenterà esponenzialmente nei prossimi decenni, mettendo sotto pressione le catene di approvvigionamento globali.

In vista di questo scenario WisdomTree ha ampliato la sua offerta di ETF su materie prime con un nuovo prodotto, il WisdomTree Strategic Metals UCITS ETF (WENU). Questo nuovo strumento, quotato su Xetra (Deutche Börse) e Borsa Italiana dal 14 gennaio 2025, si propone di replicare la performance del WisdomTree Energy Transition Metals Commodity UCITS Index.

“I metalli saranno fondamentali per il progresso della transizione energetica – ha commentato Nitesh Shah, responsabile Commodities & Macroeconomic Research Europa di WisdomTree -. Che si tratti di alimentare un maggior numero di veicoli elettrici o di creare pannelli solari, è difficile immaginare un mondo in cui lo sviluppo delle tecnologie legate alla transizione energetica non faccia affidamento sull’offerta di alcuni metalli cruciali”.

Secondo le stime del Bloomberg New Energy Finance, Investment Trends 2023, per allinearsi agli obiettivi globali net zero, gli investimenti nella transizione energetica e nelle infrastrutture di rete dovranno raggiungere una media di 4.550 miliardi di dollari annui tra il 2023 e il 2030, triplicando la spesa del 2022.

 

Le caratteristiche del nuovo fondo che sfrutta il trend della transizione energetica

Il WisdomTree Strategic Metals UCITS ETF (WENU), classificato come fondo conforme all’articolo 8 della direttiva Sfdr, offre agli investitori un’esposizione mirata alle materie prime associate ai temi della transizione energetica, tra cui veicoli elettrici, trasmissione, ricarica, stoccaggio energetico, solare, eolico e produzione di idrogeno.

La strategia alla base del fondo è frutto della collaborazione tra WisdomTree e Wood Mackenzie, azienda leader nella consulenza per la transizione energetica, con cui è stato sviluppato un approccio proprietario per catturare la domanda e la crescita di metalli specifici legati alle tecnologie della transizione energetica. “L’esperienza offerta dalla nostra partnership con Wood Mackenzie, unita a una metodologia che incorpora i fattori che muovono l’offerta e la domanda, aiuta la strategia ad adattarsi perfettamente all’evoluzione del mercato” ha commentato Shah.

L’ETF ha un total expense ratio (Ter) dello 0,55% e nel suo portafoglio sono presenti: rame, nichel, alluminio, argento, zinco, stagno, piombo, platino, litio e cobalto. È previsto il ribilanciamento semestrale. Sono previsti anche costi di transazione, variabili, fino allo 0,28% del valore dell’investimento all’anno, stimati per l’acquisto e la vendita degli investimenti sottostanti al prodotto.

Alexis Marinof, responsabile per l’Europa di WisdomTree, ha evidenziato come l’ETF si inserisca in una suite più ampia di ETF ed ETP dedicati alla transizione energetica. Questa gamma include prodotti focalizzati su vari aspetti, dal carbonio alle batterie, dall’automotive alle energie rinnovabili, offrendo agli investitori un ventaglio completo di opportunità nel settore.

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