Piazza Affari positiva ma senza slancio per i timori su Brexit

Piazza Affari senza slancio per timori su Brexit

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Entusiasmo frenato dai timori per il no di Westminster al nuovo accordo Ue-Uk

Mercati europei e Piazza Affari moderatamente positivi. Dopo l’entusiasmo (forse eccessivo) di ieri per il raggiungimento dell’accordo tra Unione Europea e Gran Bretagna sulla Brexit, oggi prevalgono i timori che Londra blocchi un’altra volta il processo di uscita dall’Unione. In focus le scadenze tecniche: sono arrivati a termine i contratti di opzione sulle azioni e sugli indici datati ottobre 2019.

Piazza Affari, che ieri ha chiuso in frazionale ribasso a 22.375 punti, oggi ha aperto a 22.405 ma fatica ad allungare. Nella seduta di ieri è riuscito a segnare il nuovo massimo dal 2018, a 22.663, per poi correggere bruscamente. Rimane ancora la soglia dei 22.500 punti come test di forza.


Grafico Ftse Mib by TradingView

Lo spread è sceso sotto la soglia dei 130 punti base, per la prima volta dal maggio 2018 nel giorno in cui il Tesoro comunica la cedola minima garantita del nuovo Btp Italia scadenza 8 anni, che offrirà da lunedì 21 a mercoledì 23 ottobre. Si spera che il migliorato contesto macroeconomico sia la chiave di successo dell’operazione. Il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco ha sostenuto che non ci sono problemi per l’Italia «dalla politica monetaria, che resterà molto espansiva per molto tempo», intervenendo all’assemblea annuale dell’Institute of International Finance a Washington. Per quanto riguarda le scelte di politica monetaria adottate dalla Bce, invece, ha sottolineato che bisogna fare attenzione ad abbassare i tassi ulteriormente, visto il rischio crescente di effetti collaterali indesiderati soprattutto sul settore bancario.

 
Grafico Spread by TradingView

Intanto continuano le notizie sui malumori all’interno della maggioranza giallo-rossa sulla legge di Bilancio. Ieri il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, aveva fatto intendere di voler aprire nuovamente la discussione in Consiglio dei ministri, mentre il premier Giuseppe Conte ha stoppato l’iniziativa dicendo che si andrà direttamente al voto in Parlamento. I pentastellati non nascondono i dissensi su molti provvedimenti contenuti in manovra, dal tetto al contante alle multe per chi non installa pos, fino alla stretta sulle partite Iva. Anche la Commissione europea potrebbe chiedere chiarimenti al governo, con una lettera, sulle coperture e i saldi della legge di bilancio. “Se serve li daremo, siamo molto sereni su questo”, ha detto ieri Conte al suo arrivo a Bruxelles per il Consiglio europeo.


Grafico by Euro Dollaro by TradingView

Sul fronte internazionale, partono da oggi i dazi imposti dagli Stati Uniti ai prodotti made in Europe. Per l’Italia saranno colpiti, tra gli altri prodotti, soprattutto i formaggi come pecorino e parmigiano, oltre a liquori e amari. Dazi al 25 per cento anche per i vini francesi, le olive greche, il whiskey scozzese. In tutto, la stretta Usa sulle importazioni dall’Europa riguarda beni per un valore di 7,5 miliardi di dollari. Euro Dollaro tenta la difesa di 1,11 dopo che ieri il biglietto verde ha toccato i minimi degli ultimi due mesi, appesantito da dati macro poco confortanti.

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