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BRICS Pay: cos’è e come funziona

La versione demo della carta BRICS Pay

Al vertice dei BRICS a Kazan, insieme alla piattaforma decentralizzata per i pagamenti transfrontalieri BRICS Bridge, è stato presentato BRICS Pay, un innovativo ecosistema di pagamenti basato su blockchain. Le parole chiave di quest’app che punta a mettere in discussione l’utilizzo del dollaro statunitense come valuta internazionale sono sei: decentralizzazione, inclusività, efficienza, trasparenza, equità e responsabilità. Nel documento conclusivo del summit, composto da 43 pagine suddivise in 134 punti, il gruppo delle economie emergenti ha rivelato i primi dettagli del progetto, su cui sono al lavoro dal 2018.

 

BRICS Pay: cos’è il sistema di pagamenti su blockchain

L’obiettivo del South Global con BRICS Pay è “assicurare un accesso equo alle tecnologie finanziarie e alla ricchezza globale, offrendo a tutti l’opportunità di raggiungere il loro pieno potenziale”. Per farlo i BRICS+ hanno radunato aziende tecnologiche, finanziarie, legali e di consulenza nel BRICS Pay Consortium, un consorzio che opera secondo i principi di una DAO decentralizzata. Nei piani dei creatori, BRICS Pay parte da infrastrutture già esistenti (la rete Mir russa e l’UPI indiana) e utilizza la blockchain per sviluppare un’unità contabile comune che convaliderà i pagamenti internazionali in valute digitali, totalmente distinte dal dollaro. I soggetti privilegiati sono quelli impegnati con pagamenti transfrontalieri nel commercio internazionale: aziende, banche d’investimento, micro finanza.

Il sistema multivaluta di BRICS Pay sarà capace di convertire rublo, yuan, rupia, real e rand senza sforzo, rendendo così i pagamenti transfrontalieri più efficienti. La piattaforma è progettata per gestire qualsiasi attività, dai pagamenti al dettaglio alle rimesse, e per “garantire la resilienza alle misure restrittive unilaterali contro qualsiasi Paese”, quindi per dribblare agilmente le sanzioni e ridurre la dipendenza da sistemi come SWIFT. Ad usarla sono già la russa Sberbank, la Bank of China, la State Bank of India, la brasiliana Petrobras, persino la britannica Standard Chartered Bank. L’ecosistema è ampio e il lavoro del BRICS Pay Consortium si concentra su cinque specifiche aree di interesse:

 

  • BRICS Pay QR, per i pagamenti al dettaglio;
  • BRICS Pay B2B, per i pagamenti online;
  • BRICS UNIT, l’unità contabile comune dei BRICS+;
  • BRICS Loyalty, per il cashback e i programmi di bonus e ricompense;
  • BRICS CLEAR, per le rimesse e le transazioni transfrontaliere di titoli.

 

Integrato con i sistemi di pagamento nazionali, BRICS Pay QR è un wallet che consente di effettuare pagamenti touchless nei BRICS+ tramite lettura di codici QR. L’intenzione è quella di rendere tutte le carte, i conti e gli smartphone compatibili con il portafoglio digitale: basterà inquadrare con la fotocamera del cellulare il QR code che appare sul POS e confermare l’acquisto con l’impronta digitale. Secondo le previsioni, in questo modo si abbasseranno i costi di transazione e diventeranno più rapidi i tempi di elaborazione dei pagamenti. Attualmente l’app BRICS Pay QR è scaricabile soltanto in versione demo.

Le aziende e gli esercenti dei Paesi BRICS potranno sfruttare BRICS Pay B2B per tutte le transazioni e le operazioni commerciali con i fornitori o con le altre aziende. È già attiva una piattaforma alla quale ci si può iscrivere. Fa invece capo a UNIT l’ecosistema monetario decentralizzato BRICS UNIT, l’unità contabile comune dei BRICS+ per i pagamenti transfrontalieri: un token transazionale diverso da una criptovaluta e da una stablecoin, emesso in modo decentrato e riconosciuto e regolamentato a livello nazionale. Il paniere sottostante UNIT contiene il 40% di oro e il 60% di valute locali, liberamente convertibili in oro.

La piattaforma UNIT è aperta e può ospitare fondi sovrani, enti pubblici e soggetti privati, ma si rivolge soprattutto ai trader per rendere il commercio globale e i flussi di capitale più resilienti alle interferenze esterne non economiche. La strategia di de-dollarizzazione di Russia e Cina si completa con BRICS Loyalty e BRICS CLEAR, che attualmente sono ancora in fase di discussione. In futuro il piano prevede anche l’istituzione di centri per il commercio reciproco di petrolio, gas naturale, cereali, oro e altre materie prime. Valentina Matvienko, presidente della camera alta del Parlamento russo, ha dichiarato al vertice di Kazan che BRICS Pay “non è più solo un’idea, è un progetto concreto che sta avanzando rapidamente”.

 

Come funziona BRICS Pay

L’architettura di BRICS Pay sarà centralizzata all’interno dei singoli Paesi e decentralizzata su scala internazionale. Distribuzione ad alta velocità, scalabilità, decentralizzazione e interoperabilità sono ottenute attraverso la creazione di network distribuiti per la trasmissione delle informazioni di pagamento e della liquidità. I partecipanti al sistema si connettono ai diversi nodi della rete, con banche di regolamento situate al centro di questi snodi utilizzate da ciascun partecipante. Gli istituti avranno la possibilità di stabilire relazioni dirette con altre banche straniere o altri enti finanziari. Ogni Paese potrà avere anche più di una banca.

L’app BRICS Pay QR si scarica e utilizza come qualsiasi applicazione per i pagamenti digitali. Basta scaricare l’app (sia per dispositivi Android che iOS), aprire BRICS Pay sullo smartphone, inserire la password e aggiungere la propria carta. A quel punto, selezionando carta di credito, si procede con la scansione della card o l’inserimento manuale dei dati. Una volta ricevuta la conferma, l’account è generato e si può cominciare ad effettuare pagamenti digitali contactless. Il wallet integra varie reti blockchain e conti bancari dei Paesi BRICS, permettendo pagamenti fluidi in valute nazionali nell’ambito del quadro BRICS+.

La sovranità economico-digitale è al centro di BRICS Pay. Come ha affermato Putin a Kazan al termine dell’incontro bilaterale con la presidente della Nuova Banca di Sviluppo (NBS), l’ex premier brasiliana Dilma Rousseff, “l’aumento dei pagamenti nelle valute locali rende possibile ridurre i pagamenti del servizio del debito, aumentare l’indipendenza finanziaria dei Paesi BRICS e minimizzare i rischi geopolitici, separando, per quanto possibile nel mondo di oggi, la politica dallo sviluppo economico”. La prima demo del nuovo sistema di pagamento è stata lanciata proprio a Kazan e permette di effettuare pagamenti in rubli nei negozi del forum e in tre punti del World Trade Center. Un chiaro gesto di sfida al dominio del dollaro.

AUTORE

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Alessandro Zoppo

Ascolta musica e guarda cinema da quando aveva 6 anni. Orgogliosamente sannita ma romano d'adozione, Alessandro scrive per siti web e riviste occupandosi di cultura, economia, finanza, politica e sport. Impegnato anche in festival e rassegne di cinema, Alessandro è tra gli autori di Borsa&Finanza da aprile 2022 dove si occupa prevalentemente di temi legati alla finanza personale, al Fintech e alla tecnologia.

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