È ufficialmente adottato dal Consiglio europeo il regolamento IPR (Instant Payment Regulation) che rende pienamente disponibile il bonifico istantaneo per i consumatori e le imprese nell’UE e nei Paesi del SEE ed introduce nuove regole per l’instant payment. L’obiettivo del legislatore comunitario è modernizzare i pagamenti nel mercato unico e migliorare l’autonomia strategica del settore economico-finanziario. Ma cosa prevede di preciso il regolamento approvato dal Parlamento a Strasburgo e che entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione?
Bonifico istantaneo, nuove regole per l’instant payment
Il bonifico istantaneo è già disponibile presso numerose banche (ma non tutte) e impiega 10 secondi al massimo per arrivare a destinazione dal momento dell’approvazione, addirittura 5 tra conti che operano in area SEPA nei Paesi dell’Unione. Le novità principali che il regolamento introduce rispetto all’attuale scenario sono quattro. Innanzitutto sul fronte temporale: banche e società di pagamento devono processare i bonifici istantanei sempre, in qualsiasi momento della giornata, 7 giorni su 7 e 24 ore su 24. A cittadine e cittadini deve essere permesso di utilizzare questo tipo di pagamenti immediati indipendentemente dal giorno o dall’ora.
Il secondo punto è la disponibilità del denaro inviato da un conto corrente all’altro: deve essere immediata. Non può esserci attesa per chi riceve i versamenti e chi paga deve avere la conferma dell’esecuzione del bonifico sempre entro 10 secondi. La terza novità risolve il nodo delle commissioni, ancora troppo alte rispetto a quelle del bonifico ordinario. La soluzione è zero commissioni aggiuntive: banche e prestatori di servizi di pagamento non devono applicare costi aggiuntivi. Le commissioni per l’instant payment non devono essere superiori a quelle applicate ai bonifici standard. In sostanza, i costi tra i due sistemi di pagamento devono essere uguali.
Accessibile a tutti, il bonifico istantaneo viene reso applicabile pure agli Stati membri che non hanno l’euro come valuta ufficiale: Bulgaria, Danimarca, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, Svezia e Ungheria. In questi casi, l’unica condizione è che i conti bancari prevedano nei loro piani d’offerta le transazioni in euro. L’intento è favorire l’integrazione economica.
Bonifico istantaneo, zero commissioni e più sicurezza
Il quarto e ultimo pilastro del regolamento sui pagamenti istantanei coinvolge la sicurezza. Agli utenti deve essere consentita la libertà di fissare un importo massimo (giornaliero o per singola transazione) per i bonifici in tempo reale e i prestatori di servizi sono tenuti a verificare la corrispondenza tra il codice IBAN e il nome del beneficiario in modo da avvertire il pagatore nel caso di eventuali errori o frodi prima di effettuare un’operazione. Questa disposizione si applica anche ai bonifici tradizionali.
Sempre a proposito di misure antifrode, il regolamento introduce obblighi specifici per i PSP (Payment Service Provider), i prestatori di servizi di pagamento che operano via Internet. Gli intermediari finanziari come banche, poste, sportelli, app, consorzi, istituti di moneta elettronica (che richiedono la partecipazione ai sistemi di pagamento) e ogni altro soggetto abilitato, devono disporre di sistemi precisi di individuazione e prevenzione delle truffe e di disposizioni antiriciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo. I PSP sono obbligati a verificare immediatamente l’identità del destinatario di un bonifico e ad evitare che transiti su un conto sbagliato, il tutto senza costi o oneri aggiuntivi. Se un provider non rispetta questo obbligo e causa un danno finanziario al cliente, c’è la possibilità di chiedere un risarcimento.
All’interno dei marketplace B2B, i PSP devono gestire gli ordini multipli di pagamento smistando i pacchetti istantaneamente e convertendo ogni singolo ordine in una transazione individuale di instant payment. Il trasferimento di queste operazioni deve essere rapido e efficiente, rispettare le capacità di funzionamento del sistema e contenere sempre la conferma di ricezione. Per favorire la flessibilità del mercato, i PSU (gli utenti dei servizi di pagamento) che sfruttano gli ordini multipli di pagamento hanno la facoltà di rinunciare al servizio di verifica dell’identità e di riattivarlo in un secondo momento o in una fase successiva.
L’aspirazione della Commissione è rinnovare completamente i pagamenti all’interno dell’Unione europea. La modifica del bonifico istantaneo, molto diffuso tra le PMI per ottenere liquidità e flusso di cassa tempestivo ma utilizzato spesso e volentieri anche tra privati, vuole ridurre la dipendenza da infrastrutture e istituti finanziari non appartenenti alla zona euro. Le nuove regole saranno in vigore dopo un periodo di transizione che sarà breve nell’eurozona e più lungo nella zona non euro. Gli Stati membri avranno a disposizione 12 mesi per applicare il regolamento. In aggiunta, l’IPR include una clausola di riesame in base alla quale la Commissione è vincolata a presentare una relazione con una valutazione complessiva e accurata dell’andamento delle commissioni applicate ai bonifici.