Allarme debito Usa: l'Fmi invita il governo a ridurlo - Borsa&Finanza

Allarme debito Usa: l’Fmi invita il governo a ridurlo

Debito Usa: l'FMI lancia l'allarme e invita il governo a ridurlo

Il debito Usa è una costante preoccupazione non solo per gli Stati Uniti. Il Fondo monetario internazionale ha lanciato l’allarme, spingendo il governo americano a tagliare il deficit fiscale e ad affrontare una volta per tutte il crescente peso del debito. “I deficit fiscali degli Stati Uniti sono troppo grandi e devono essere ridotti”, ha detto Gita Gopinath, primo vice direttore generale dell’Fmi. Secondo i dati del Dipartimento del Tesoro, il debito ha raggiunto una cifra intorno a 36.000 miliardi di dollari, dei quali il 77% è in mano americana, ovvero i titoli di Stato sono in possesso di soggetti nazionali come la Federal Reserve, i fondi pensione e gli investitori istituzionali e retail di nazionalità statunitense.

Il debito è sotto pressione anche perché la più grande economia del mondo “è ancora colpita da un’incertezza molto elevata sulla politica commerciale”, ha sottolineato Gopinath. Questo sebbene ci siano stati “sviluppi positivi, come la riduzione dei dazi sulla Cina da parte dell’amministrazione Trump”. In realtà, le tariffe effettive sono molto più alte rispetto a quelle dello scorso anno e i prelievi elevati alla Cina sono stati solo sospesi e non eliminati, ha osservato l’alto funzionario dell’Fmi. “Ci vorrà un po’ di tempo prima che gli effetti di tutti questi sviluppi si manifestino nei dati”, ha detto. “È assolutamente positivo avere tariffe medie più basse di quelle che abbiamo ipotizzato ad aprile, ma c’è un livello di incertezza molto alto e dobbiamo aspettare di vedere quali saranno i nuovi tassi”.

 

Debito Usa: occorre tagliare la spesa

Le considerazioni di Gopinath arrivano dopo che Moody’s ha tagliato il rating sul debito Usa citando le preoccupazioni per la crescente esposizione del Paese. Tali preoccupazioni sono state aggravate dalla politica fiscale del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, orientata a tagliare le tasse alle società e a prolungare i benefici fiscali per i soggetti privati stabiliti nel 2017 e in scadenza quest’anno. Secondo l’agenziadi rating americana, il disegno di legge voluto dal capo della Casa Bianca aumenterebbe il deficit degli Stati Uniti dal 6,4% rispetto al Pil del 2024 al 9% entro il 2035.

Ad aprile scorso, l’Fmi ha tagliato le sue previsioni di crescita di quasi un punto percentuale, all’1,8% per il 2025. Gopinath ha osservato che il rapporto debito/Pil è “in continuo aumento” e questo è un problema. Infatti, sulla base dei dati del Congressional budget office, a febbraio 2025 il rapporto è arrivato a circa il 124% ed è destinato a crescere fino al 156% nei prossimi trent’anni. Questo implica che il Tesoro dovrà vendere più obbligazioni in un momento in cui gli investitori stranieri e nazionali hanno iniziato a mettere in discussione la stabilità del mercato statunitense. Il segretario al Tesoro Scott Bessent ha precisato che l’amministrazione è “determinata a ridurre la spesa e a far crescere l’economia”. Un’affermazione che ha colto il plauso di Gopinath: “Bessent ha fatto bene a lanciare un chiaro appello per ridurre i deficit fiscali”.

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Johnny Zotti

Laureato in economia, con specializzazione in finanza. Appassionato di mercati finanziari, svolge la professione di trader dal 2009 investendo su tutti gli strumenti finanziari. Scrive quotidianamente articoli di economia, politica e finanza.

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