Seduta scoppiettante per il titolo Telecom Italia oggi a Piazza Affari. Le azioni della società di telecomunicazioni italiana hanno chiuso la seduta con un rialzo dell’8,40% a 0,3264, dopo aver raggiunto un massimo intraday di 0,3397. Ad aver innescato gli acquisti la notizia che il fondo americano KKR ha confermato l’offerta non vincolante che aveva lanciato a novembre 2021 per il pacchetto completo delle azioni TIM al prezzo di 0,505. Per la verità non è stato specificato se il prezzo offerto sia lo stesso, ma comunque l’interesse per il gruppo guidato da Pietro Labriola è rimasto inalterato.
Nella lettera che il fondo ha inviato a via Gaetano Negri si è parlato di vedute positive con il Governo italiano sulla questione, ma anche si è precisato come KKR sia pronto a mettere sul tavolo della trattativa la questione dell’aggregazione dell’attività di rete fissa di TIM con quella di Open Fiber, di cui KKR possiede il 37,5% del capitale. Il punto riguarda essenzialmente tutto il discorso legato all’antitrust ma, se dovesse passare l’iniziativa, l’operazione avrebbe degli sviluppi importanti nella creazione di valore per le aziende coinvolte.
TIM: l’endorsement del Governo per la rete unica
KKR dunque mantiene salda la propria posizione e assume un atteggiamento proattivo; ora la decisione spetterà a TIM, che continua le interlocuzioni con le parti interessate. Il Presidente dell’azienda, Salvatore Rossi ha dichiarato che l’auspicio è quello di fare una rete a controllo pubblico e che preveda una fusione con Open Fiber. Anche Francesco Giavazzi, consigliere economico del Governo ieri ha riferito che la rete unica è uno dei grandi obiettivi della Presidenza del Consiglio e alla fine si farà. Mentre l’Amministratore Delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Dario Scannapieco, ha affermato che non ha senso duplicare gli investimenti dal punto di vista industriale.
Qualora dovesse realizzarsi la rete unica, vi sarebbero sinergie intorno ai 4 miliardi di euro, secondo le stime degli advisor tecnici. A giudizio di Bestinver questi commenti sono particolarmente incoraggianti nella realizzazione della rete unica, che potrebbe richiedere comunque una tempistica di 12-18 mesi. Durante la presentazione dei risultati per l’anno 2021, Labriola ha dichiarato che la separazione del business ServCo e NetCo, sarà fondamentale per portare avanti il progetto e ottenere il disco verde da parte dell’Antitrust europeo. Tuttavia, questo potrebbe allungare i tempi.
TIM: le agenzie di rating declassano il titolo
Gli scenari speculativi stanno alimentando i rialzi sul titolo, sebbene ieri sia arrivato il downgrade da parte dell’agenzia di rating S&P Global Ratings che ha declassato TIM da BB a BB- con outlook negativo, motivando la decisione con ricavi e utili core più deboli.
L’azienda ha riferito che il giudizio potrebbe essere abbassato a B+ se la leva finanziaria di TIM dovesse rimanere oltre 5 volte per un periodo di tempo elevato a causa di flussi di cassa peggiori rispetto alle previsioni. Il giudizio di S&P arriva dopo quello di questo mese di Moody’s che ha abbassato il rating da Ba2 a Ba3 con outlook negativo, e Fitch da BB+ a BB sempre con una prospettiva futura negativa.