Ottimi affari e basse commissioni per i risparmiatori che si affidano alla loro esperienza, utili e profitti per gli azionisti. È l’esito perfetto per qualsiasi società di asset management, realtà reduci da un 2021 con bilanci da record grazie al rialzo delle Borse che ha fatto ottenere alle SGR commissioni di performance e di gestione più che positive. Le famiglie italiane hanno cominciato a scongelare i risparmi rimasti fermi durante le chiusure causate dal COVID-19 cercando investimenti in polizze e fondi e i gruppi del risparmio gestito sono riusciti nell’impresa di intercettare questi flussi. Dopo due anni di raccolta costantemente positiva, ora la sfida è al pesante clima di volatilità che si è riversato sui mercati con l’impennata dei prezzi delle materie prime energetiche, la guerra in Ucraina e l’onda inflazionistica.
Le società di risparmio gestito quotate a Milano
Come spiega al Sole 24 Ore l’analista Gian Luca Ferrari di Mediobanca Securities che segue a Piazza Affari le principali SGR, “all’interno dell’universo dei finanziari il mondo degli asset gatherers ha dato prova di resilienza e di adattamento ad un mondo che cambia”. Le società italiane legate al risparmio gestito e quotate all’Euronext Milan sono otto:
- Anima Holding – BIT:ANIM
- Azimut Holding – BIT:AZM
- Banca Generali – BIT:G
- Banca Mediolanum – BIT:BMED
- FinecoBank – BIT:FBK
- Intesa Sanpaolo – BIT: ISP
- Poste Italiane – BIT:PST
- Unipolsai – BIT:US
Anima Holding
Il maggiore gruppo indipendente di risparmio gestito in Italia, con più di un milione di clienti tra privati, imprese e investitori istituzionali come gruppi assicurativi e finanziari, fondi pensione e casse di previdenza. Quotata alla Borsa di Milano dal 2014, Anima è stata premiata per due anni consecutivi come società di gestione italiana Top dall’Istituto Tedesco Qualità e Finanza. Il patrimonio complessivo in gestione ammonta a oltre 204 miliardi di euro. I primi due soci della holding sono Banco BPM e Poste Italiane, ma l’SRG francese Amundi, controllata dal Crédit Agricole, ha aumentato da poco la sua partecipazione azionaria portandola al 5,16%. Il 3,192% è dell’imprenditore romano Francesco Gaetano Caltagirone, già al 5,5% di quota in Mediobanca. L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Anima è Alessandro Melzi d’Eril. La raccolta netta nel mese di maggio 2022 è stata positiva per 16 milioni di euro.
Azimut Holding
La holding fondata dal Presidente Pietro Giuliani e oggi guidata dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale Paolo Martini è uno dei protagonisti della consulenza finanziaria in Italia. Bank of America Merrill Lynch ha premiato Azimut come il miglior titolo in assoluto tra quelli del risparmio gestito presenti in Europa. La società conta 1.850 tra consulenti finanziari e Well Operations Manager e gestisce una massa di 82 miliardi di euro (50 in Italia e 32 all’estero), in buona parte per la clientela privata. La mission che caratterizza Azimut è investire nell’economia reale e “democratizzare” e rendere accessibile a tutti i risparmiatori l’asset class dei private markets. A maggio 2022 la raccolta fondi ha raggiunto una quota totale positiva di 681,3 milioni di euro.
Banca Generali
Tra le società quotate del risparmio gestito vi è Banca Generali. La banca del Leone vive una forte spinta nel segmento dell’asset management grazie al binomio di soluzioni fondi e assicurazioni. Apprezzata dagli analisti di Intermonte, Generali ha da poco affidato la responsabilità dei prodotti a Gianluca Vallosio, ex Head of Products di Banca ING. La raccolta netta totale a maggio 2022 è stata di 598 milioni di euro: su questo flusso il risparmio gestito ha registrato 117 milioni, di cui 51 dai contenitori finanziari che – precisa l’istituto – “beneficiano in questo contesto economico dell’elevato livello di personalizzazione e controllo della volatilità”. Dall’inizio dell’anno i milioni raccolti in asset management sono 942. “Le famiglie riconoscono e apprezzano sempre di più non solo la professionalità dei banker ma in generale l’eccellenza che una realtà come Banca Generali sa esprimere in termini di solidità, qualità e protezione”, dichiara l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Gian Maria Mossa.

Banca Mediolanum
Il gruppo guidato dall’Amministratore Delegato Massimo Doris è il titolo preferito dagli analisti di Goldman Sachs e UBS tra quelli italiani di asset management. A convincere è l’approccio integrato tra credito e gestione del risparmio. Mediolanum International Funds gestisce attività in sub-adviser fund e fund-in-funds nell’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) per oltre 2.000 miliardi di euro. Nel 2021, anno del 40° compleanno del gruppo, l’utile netto è stato di 713 milioni, superiore del 64% rispetto al 2020, mentre il patrimonio amministrato ha raggiunto i 108,3 miliardi. Nonostante il periodo di forte volatilità dei listini, nel mese di maggio 2022 la raccolta netta è stata positiva per 600 milioni di euro. Nei primi cinque mesi dell’anno la raccolta netta è pari a 3,81 miliardi di euro, il 70% della quale proprio in prodotti gestiti.
FinecoBank
L’altra società del risparmio gestito quotate a Milano è FinecoBank, asset management italiano guidato dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandro Foti e particolarmente apprezzata dalla casa d’investimenti Berenberg. I numeri parlano di oltre 1,4 milioni di clienti che hanno affidato i propri risparmi a Fineco e di un patrimonio totale di 107 miliardi di euro. L’offerta di prodotti finanziari gestiti (la novità del 2022 è Fineco AM Passive Underlyings, un portafoglio di strumenti passivi bilanciati e monitorati su base quotidiana) avviene attraverso Fineco Asset Management, la società di gestione del risparmio di diritto irlandese, interamente partecipata da FinecoBank. A maggio 2022 la raccolta netta si è attestata a 927 milioni di euro, +25% rispetto ai 734 milioni di maggio dell’anno scorso. La componente gestita è pari a 156 milioni, quella amministrata a 221 milioni.
Intesa Sanpaolo
Piani di risparmio, fondi comuni di Eurizon, gestioni patrimoniali, polizze vita e Certificates sono le soluzioni offerte dal gruppo guidato dall’Amministratore Delegato Carlo Messina. Secondo i dati di Assogestioni, la società tramite le controllate Eurizon e Fideuram è insieme a Generali il più grande gruppo italiano nel settore dell’asset management: nei primi tre mesi del 2022 ha raccolto 530 miliardi di euro, più di Amundi e BlackRock. L’istituto inoltre si è appena aggiudicato il premio IR Magazine Award 2022 come migliore realtà cross-sector in Europa. Per il secondo anno consecutivo, Intesa Sanpaolo è anche la migliore istituzione finanziaria europea per le relazioni con gli analisti finanziari e gli investitori. A maggio il gruppo ha registrato masse gestite per 508,6 miliardi.
Unipolsai
UnipolSai Assicurazioni offre numerosi prodotti di asset management come il piano di accumulo GestiMix, la polizza Giovane, i piani di risparmio Bonus e Protetto, la soluzione flessibile Attivo e l’Unit Linked Energy per diversificare i risparmi. Nel piano industriale 2022-2024 presentato dal gruppo guidato dal Presidente Carlo Cimbri, una delle cinque direttrici strategiche è proprio il potenziamento e la valorizzazione della bancassicurazione e del risparmio gestito.
Poste Italiane
Tra i business di Poste Italiane vi è anche l’asset management, elemento che la fa rientrare di diritto tra le società del risparmio gestito quotate a Milano. Il gruppo ha lanciato BancoPosta Fondi SGR, la società di gestione operativa dal 2001 e guidata dall’Amministratore Delegato Stefano Giuliani. I prodotti sono soprattutto fondi comuni di investimento mobiliare aperti e servizi di gestione di portafogli individuali relativi a mandati istituzionali. Nella classifica annuale dei gestori italiani relativa al 2021, BancoPosta Fondi si è piazzata al quinto posto del ranking. Il patrimonio in fondi comuni è ancora piuttosto ristretto, ma la SGR si prepara al lancio di BancoPosta Focus NuoviConsumi 2028, un nuovo fondo bilanciato obbligazionario a distribuzione di proventi che “punta ai settori economici legati ai nuovi trend e alle nuove abitudini di consumo”.